la polemica

Radio mare, gli spot di Mascia a costo zero per il Comune

PESCARA. Non si placano le polemiche sugli annunci trasmessi da Radio mare sulle spiagge di Pescara per pubblicizzare l’attività dell’amministrazione Mascia. Mentre proseguono le proteste dei...

PESCARA. Non si placano le polemiche sugli annunci trasmessi da Radio mare sulle spiagge di Pescara per pubblicizzare l’attività dell’amministrazione Mascia. Mentre proseguono le proteste dei bagnanti per la frequenza con cui vengono mandati in onda, la Pubblicentro, la società di Ascoli Piceno che gestisce il servizio , fa sapere che il Comune non paga nulla per gli spot. Il Pd, nel criticare l’iniziativa, aveva ipotizzato un costo per l’amministrazione. «L’impianto fonico della Pubblicentro Italia Radio mare», spiega una nota inviata dalla società in replica alle polemiche di questi giorni, «è stato installato sulla spiaggia di Pescara nell’estate del 1970. Tutte le spese di manutenzione e di gestione di tale impianto sono a completo carico della Pubblicentro».

Secondo la società di Ascoli, gli spot del Comune non verrebbero trasmessi con una frequenza eccessiva, come sostengono alcuni bagnanti. «Le fasce orarie in cui la Pubblicentro trasmette comunicati commerciali, musica e informazioni turistiche», è scritto nella nota, «vanno dalle 11,30 alle 12 e il pomeriggio dalle 17,30 alle 18. Per tutto il resto della giornata, l’impianto rimane gratuitamente a disposizione dei bagnanti e della Capitaneria di porto per comunicati urgenti o ricerca di bambini smarriti». «All’interno delle fasce di trasmissione», prosegue la nota, «la Pubblicentro Italia ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione uno spazio, della durata massima di 10 minuti, per la diffusione di notizie di pubblica utilità. Tale spazio, inizialmente gestito dall’Azienda di soggiorno, è ora a disposizione gratuitamente dell’amministrazione comunale. Lo spazio dipende dai comunicati che gli uffici del Comune ci inviano. L’amministrazione ha deciso quest’anno di sfruttare lo spazio in maniera più continuativa rispetto allo scorso anno».

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