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SANITA'

Radiografia pd sulle liste di attesa: "Pescara retrocessa senza appello"

Il circolo “Giuseppe Di Vittorio” boccia le scelte della Regione: 439 giorni per una colonscopia, 375 per una mammografia. Tempi superiori 5 volte a quelli chietini e 12 volte quelli teramani

PESCARA. "Sanità e liste d’attesa, la resa della Regione. Dopo due anni di paziente ricerca e di periodica consultazione dei dati forniti dal portale sanità regionale (https://sanita.regione.abruzzo.it/canaleassistenza-territoriale/cup) una sola conclusione: la sanità pubblica a Pescara e provincia è bocciata": "Il centrodestra ha alzato bandiera bianca, si è arreso all’incapacità di trovare una soluzione, le liste di attesa per ogni prestazione sanitaria seguono il filone del disastro amministrativo più volte denunciato".

La commissione sanità istituita nel circolo pescarese “Giuseppe Di Vittorio” del Partito Democratico, di cui è segretario Stefano Alberto Brandimarte, ha ripreso i lavori sul tema e i numeri emersi dal portale regionale della sanità sono "a dir poco impietosi, testimoniando il fallimento totale, perfino crescente, della politica, o meglio della non politica, del centrodestra confermato alla guida della Regione".

Qualche dato secondo la nota del Pd: a febbraio scorso l’attesa per una visita nella Asl di Pescara - per le prestazioni del tipo P da soddisfare entro 120 giorni - si è impennata fino 167 gg\medi, contro i 34gg medi di Chieti e i 15gg medi di Teramo; ossia 5 volte oltre i livelli chietini e 12 volte oltre quelli teramani. Con un’ulteriore aggravante che boccia l’amministrazione sanitaria di Pescara e provincia: i dati sono peggiori anche rispetto agli anni 2022 e 2023 nonostante la grancassa del centrodestra nazionale e regionale che ha annunciato lo stanziamento di ingenti risorse.

Entrando nel dettaglio, sulle prestazioni P che rappresentano oltre il 65% delle prestazioni complessive, emergono dati esplosivi. Alcuni esempi: per una prima visita endocrinologica il tempo medio di attesa è di 331 giorni, 375 giorni per una mammografia bilaterale, 347 giorni per una ecografia bilaterale della mammella, 301 giorni l’attesa per un esame all’esofago con biopsia, 439 giorni per una elettromiografia. Infine, con la lista di attesa per una colonscopia totale, tocchiamo i vertici della vergogna: i giorni travalicano ogni immaginazione, 643gg.

Conclude il Pd: "Buon lavoro all’assessorato regionale alla Sanità, al sindaco Carlo Masci e al presidente Marco Marsilio. È finito da molto, adesso più che mai, il tempo delle promesse elettorali".