Ragazza trovata morta in casa

Tragedia a Penne, la prima ipotesi: un mix di farmaci. Oggi l'autopsia

PENNE. A trovarla è stato il suo compagno, con cui viveva. Durante la notte, lui l'aveva sentita respirare male. La mattina è andato a controllare come stava la sua ragazza, e l'ha trovata morta. A uccidere V.D.M., una venticinquenne di Penne, è stato probabilmente un cocktail di farmaci e metadone che la ragazza aveva assunto durante la notte.

Il ragazzo ha scoperto il corpo della compagna intorno alle otto e mezza, quando è andato a controllare come stava. I soccorsi, che sono stati chiamati immediatamente, sono stati inutili perché la giovane era ormai deceduta.  In base al primo controllo effettuato dal medico legale Giulia Cantagallo, che ha constatato la morte della ragazza, a uccidere la venticinquenne sarebbe stato un mix di medicine.  Un'ipotesi confermata anche dai primi riscontri trovati dai carabinieri della compagnia di Penne guidati dal capitano Massimiliano Di Pietro, anche loro arrivati subito nell'appartamento alla periferia di Penne.

I militari hanno trovato in casa diverse scatole di farmaci che un medico aveva prescritto alla giovane.  Dalle scatole mancavano molte pasticche, come se fossero state prese tutte in una volta.  Sul davanzale di una finestra dell'appartamento, i carabinieri hanno poi ritrovato una boccetta vuota di metadone.  Gli investigatori hanno dunque scartato l'ipotesi del suicidio.

Secondo la loro prima ricostruzione, durante la notte, mentre il compagno dormiva, la ragazza avrebbe preso molti farmaci tutti in una volta e anche il metadone. Un miscuglio che sul corpo della ragazza ha avuto un effetto mortale.  A chiarire definitivamente le cause della morte della giovane sarà l'autopsia disposta per oggi dal pubblico ministero della procura della Repubblica di Pescara Barbara Del Bono, titolare dell'inchiesta.  L'esame dovrebbe essere effettuato all'ospedale San Massimo di Penne. (l.ve.)

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