operazione dei carabinieri  

Ricattano un cliente con un video Arresti domiciliari per due trans

PESCARA. Devono rispondere di estorsione i due transessuali di 29 e 25 anni, attualmente domiciliati a Pescara, accusati dalla procura di Massa di aver ricattato un cliente. L'uomo, credendo di...

PESCARA. Devono rispondere di estorsione i due transessuali di 29 e 25 anni, attualmente domiciliati a Pescara, accusati dalla procura di Massa di aver ricattato un cliente. L'uomo, credendo di incontrare una giovane e bella escort contattata on line, si è recato in un appartamento alla Spezia. Ad aprirgli la porta, però, è stato un transessuale. Visto l'equivoco l’uomo si è rifiutato di consumare la prestazione e se n’è andato. Ma poco dopo sono iniziate le minacce, tutte di questo tenore: «Abbiamo il video del tuo ingresso in casa, se non ci dai 200 euro mettiamo tutto sul web e ti roviniamo». Decine i messaggi di minaccia, con ricatti e insulti. Inutile bloccare i numeri di provenienza, perché i messaggi continuavano. Il cliente si è rifiutato di cedere all'estorsione, fino a denunciare tutto ai carabinieri di Massa.
Una volta rintracciati i numeri di telefono da cui provenivano le chiamate, i carabinieri sono risaliti a due transessuali, residenti a Verona, già noti alle forze dell'ordine per episodi simili.
I due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, che stanno scontando in provincia di Pescara dove si sono trasferiti da Verona.
I due transessuali non sarebbero nuovi a questo tipo di comportamento ma usano adescare i clienti, filmarli per poi chiedere una somma di denaro in cambio del “silenzio”. Su richiesta del pm Marco Mansi, il giudice per le indagini preliminari Alessandro Trinci di Massa ha disposto l’arresto. Nel frattempo i carabinieri hanno appurato che i due si sono spostati a Verona e che da lì hanno raggiunto la provincia di Pescara.