Ricatto a luci rosse arrestati due conviventi

Francavilla, 62enne di Chieti nella trappola della coppia di giovani romeni Volevano diecimila euro per non divulgare i video dei suoi incontri con la ragazza

FRANCAVILLA. «Se non mi dai diecimila euro consegno a tua moglie il filmato dei nostri incontri». Era questo il piano messo in atto da una coppia di rumeni – lei di 27 anni, lui di31 – arrestati nel pomeriggio del 1° maggio scorso dai carabinieri della stazione di Francavilla al Mare con l'accusa di tentata estorsione.

A cadere nella trappola messa in atto dai due conviventi è stato un 62enne della provincia di Chieti, che da qualche tempo si incontrava con l'avvenente ragazza rumena. L'uomo, però, non sapeva che questi incontri erano solo il mezzo per estorcergli del denaro, incontri che, almeno in una occasione, erano stati filmati con una fotocamera digitale in grado di girare anche dei video. A occuparsi delle riprese era presumibilmente il convivente della ragazza rumena. Quando i due lo hanno ricattato, per non vedere andare in fumo il suo matrimonio il 62enne ha chiesto aiuto ai carabinieri che sono riusciti ad incastrare la coppia di rumeno e a recuperare il materiale a luci rosse. La vittima, dell’estorsione dopo la prima richiesta di 10mila euro avanzata dalla ragazza, era riuscito a convincerla ad accontentarsi di 4mila euro. Tuttavia, però, all'incontro fissato con la donna, il 62enne, si è presentato con soli 500 euro che i militari avevano preventivamente fotocopiato. Dopo essersi incontrati sotto l'abitazione di lei, a Francavilla i due si sono spostati nei pressi della pineta di Pescara dove ad attenderli c'era il compagno di lei. Ignari della presenza nei paraggi degli uomini dell’Arma, i due hanno minacciato nuovamente l'uomo e non hanno accettato i 500 euro ritenendoli insufficienti per chiudere la faccenda. A quel punto sono intervenuti i carabinieri di Francavilla – diretti dal luogotenente Antonio Solimini – che li hanno bloccati e arrestati. Nella loro abitazione, poi, i militari hanno sequestrato un computer e una macchina fotografica con all'interno i video usati per il ricatto. Su disposizione della magistratura i due rumeni sono stati posti agli arresti domiciliari.

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