Rifiuti, le famiglie pagheranno 5 euro in più

Varate le nuove tariffe Tari con lievi modifiche: imposta più cara per alberghi, negozi e discoteche

PESCARA. Una famiglia di tre persone, marito, moglie e figlio, che vive in un appartamento di 120 metri quadrati, pagherà quest’anno di tassa sui rifiuti 282, 02 euro, il 2,49 per cento in più rispetto all’anno scorso, cioè tradotto in cifre 6,84 euro in più. Un single che vive in una casa di 60 metri quadrati pagherà di Tari 118,45 euro, il 2,12 per cento in più, ossia 2,46 euro in più. Più salata la spesa per una famiglia di 5 persone che vive in 150 metri quadrati. Per i rifiuti pagherà 417,45 euro, cioè 7,76 euro in più.

Ecco quanto peseranno gli aumenti, in media del 4 per cento, delle tariffe della Tari varati ieri sera dal consiglio comunale. L’aula ha approvato la tassa sui rifiuti di quest’anno con i soli voti della maggioranza. Il centrodestra non ha partecipato al voto. «Non vogliamo essere complici di questa manovra che consente all’amministrazione comunale di mettere le mani per l’ennesima volta nelle tasche dei cittadini», ha commentato il capogruppo di Pescara in Testa Guerino Testa dopo l’approvazione dell’apposita delibera.

Tuttavia, in base alle richieste giunte dall’opposizione e dalla stessa maggioranza, sono state apportate delle lievi modifiche alle tariffe già varate dalla giunta nei giorni scorsi con una spalmatura degli aumenti, che comunque, restano in media del 4 per cento. Ma tra le cosiddette utenze non domestiche, cioè imprese e negozi, la tassa può diventare in alcuni casi ben più salata.

Tuttavia, l’incremento delle tariffe si è reso necessario per coprire le spese previste dalla società municipalizzata per estendere la raccolta differenziata in altre zone della città. Inoltre, su richiesta dell’opposizione, sono stati aumentati gli stanziamenti di 130mila euro per consentire all’azienda dei rifiuti di fare la pulizia di tombini e caditoie necessaria per evitare nuovi allagamenti delle strade durante le piogge.

Gli aumenti più pesanti della tassa sui rifiuti sono stati caricati su alcune categorie non domestiche. Ad esempio, le discoteche e i night club pagheranno il 4,80 per cento in più rispetto all’anno scorso. Gli alberghi senza ristorante, il 3,51 per cento in più; quelli con ristorante, il 3,49 in più; gli autosaloni, il 3,33 in più; le case di cura, il 3,50 in più; le autorimesse e i magazzini, il 2,75 in più.

Piccoli aumenti sono previsti anche per le attività commerciali al dettaglio. I negozi di abbigliamento, calzature, librerie e cartolerie, pagheranno l’1,30 per cento in più di Tari rispetto all’anno scorso. Botteghe, parrucchieri e barbieri, l’1,94 per cento in più. Non sono stati risparmiati da questa mini manovra nemmeno i bar, caffè e pasticcerie, che si vedono aumentare la tassa dello 0,83 per cento. Mentre ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e birrerie pagheranno l’1,31 per cento in più. Qualche ritocco ha subìto anche la tariffa per negozi di ortofrutta, pescherie, fioristi e pizza al taglio: lo 0,80 in più.(a.ben.)

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