Rifondazione replica a Forza Nuova: festa con i senegalesi

PESCARA. Fino all’ultimo, ieri pomeriggio, il consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, insieme con il segretario provinciale Corrado Di Sante e i rappresentanti...

PESCARA. Fino all’ultimo, ieri pomeriggio, il consigliere comunale e regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, insieme con il segretario provinciale Corrado Di Sante e i rappresentanti dell’associazione Lavoratori immigrati senegalesi e del coordinamento Immigrati Cgil hanno tentato di far annullare «per motivi di sicurezza» la manifestazione di Forza Nuova prevista per domani mattina in piazza della Repubblica contro il mercatino dei senegalesi e in particolare contro l’illegalità dei prodotti contraffatti. Dopo l’appello scritto a questore, prefetto e sindaco, la delegazione è stata ricevuta ieri in Questura dal dirigente della Digos Leila Di Giulio.

«La dirigente ha garantito che la manifestazione di Forza Nuova sarà tenuta a debita distanza dal mercatino. Noi», scrive Acerbo, «abbiamo confermato che intendiamo tenere un presidio al mercatino domenica dalle 10 alle 13. Contatteremo tutte le forze democratiche, le associazioni e le stesse istituzioni per chiedere di partecipare e invitiamo tutti i cittadini che ripudiano xenofobia, razzismo e fascismo a ritrovarci al mercatino dove vogliamo manifestare il rapporto ormai consolidato di solidarietà e amicizia che lega i pescaresi alla comunità senegalese. Vogliamo che domenica mattina sia una giornata musica e allegria: per questo abbiamo invitato artisti e dj».

Parla di strumentalizzazione il consigliere comunale della Destra Nico Lerri: «Non è corretta la strumentalizzazione a cui alcune forze politiche del territorio stanno sottoponendo il caso della contraffazione, imperante nel mercato etnico. Quello che oggi discutiamo è il rispetto dell’ordine e delle regole e non la discriminazione di cui, superficialmente, si vuole accusare Forza Nuova. Ciò che si contesta e condanna», prosegue Lerri, «è la differenza di trattamento tra i commercianti della città e quelli delle bancarelle del mercato etnico. Ritengo che non si possa più stare a guardare mentre si consumano reati di cui tutti siamo a conoscenza e mentre i nostri commercianti vengono multati per aver iniziato una campagna di sconti prima della data prevista per i saldi. Il rispetto della legalità, dell’ordine e della sicurezza sono alla base della convivenza sana e civile».