Rimpasto vicino alla svolta Civitarese è pronto a dire sì

Il docente universitario sarebbe disponibile ad accettare l’incarico in giunta Via libera anche dalla Scotolati, ma resta irrisolta la sostituzione della Teodoro

PESCARA. L’operazione di rinnovo della giunta sarebbe vicina ad una svolta. Ieri, per tutta la giornata, si sono rincorse voci che davano per certo il sì all’incarico di assessore all’urbanistica dell’avvocato e docente universitario Stefano Matteucci Civitarese. Ma non ci sono conferme ufficiali e lo stesso sindaco Marco Alessandrini, contattato dal Centro, si è limitato a dire: «Non mi risulta». Fatto sta che il rimpasto si va piano piano delineando con il passare delle ore. Ieri, il sindaco ha incontrato gli assessori e per domani è stata convocata la direzione del Pd. Sembra scontato l’ingresso di Loredana Scotolati, ex dirigente della Provincia e del Comune di Pianella, in corsa per la delega all’edilizia. Mentre ci sarebbero delle incertezze sulla seconda donna, cui il sindaco vorrebbe affidare la delicata delega delle politiche sociali. Il nome dell’ex consigliere regionale Nicoletta Verì, emerso dopo un colloquio tra Alessandrini e l’arcivescovo Tommaso Valentinetti, sembra già tramontato. Ieri, la Verì ha rivelato di non aver ricevuto alcuna proposta finora dall’amministrazione comunale e che comunque non sarebbe affatto scontato il suo sì. «Sarebbe una proposta da prendere in considerazione», ha affermato.

Resta poi da risolvere il rebus della scelta degli assessori da sostituire. Al momento sarebbero cinque quelli a rischio. Un nome che circola, ormai da mesi, è quello dell’assessore all’edilizia e al mondo animale Sandra Santavenere. Ma su di lei ci sarebbe qualche dubbio per il fatto che è stata eletta con circa 1.100 voti e che per entrare in giunta si è dovuta dimettere dalla carica di consigliere comunale. Per questo, alcuni esponenti della maggioranza, tra cui il capogruppo dei Liberali Giuseppe Bruno, suggeriscono al sindaco di sostituire prima gli assessori non eletti. I non eletti, in realtà, sono due donne: Laura Di Pietro, che ha tuttavia uno sponsor di ferro come il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli e Veronica Teodoro, figlia del consigliere provinciale Gianni Teodoro.

Le due donne dovrebbero essere sostituite da altre due esterne al Comune di Pescara. Ma per l’eventuale ingresso di Civitarese in giunta, Alessandrini sarà costretto a togliere anche un uomo. E gli assessori più a rischio, secondo le voci di corridoio, sarebbero Giuliano Diodati, con deleghe allo sport e alle politiche sociali e Adelchi Sulpizio, cui il sindaco ha assegnato di recente il bilancio e i tributi. La scelta tra i due sarebbe alquanto difficile. Diodati, così come la Santavenere, è considerato molto vicino alle posizioni dell’assessore regionale Donato Di Matteo e l’eventuale uscita di Diodati e Santavenere verrebbe considerata uno sgarbo a Di Matteo. Ma c’è chi sostiene che il Comune sia diventato un terreno di scontro tra il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e lo stesso Di Matteo. Uno scontro che avrebbe come obiettivo il controllo dell’Aca. Questa interpretazione è stata smentita ieri dal segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio. «L’iniziativa messa in campo dal sindaco», ha affermato, «è stata dettata solo dall’esigenza di dare nuovo impulso all’azione amministrativa».

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