Rinnovo patente, non si prenota al telefono

Occorre presentarsi due volte in via Pesaro. Per l’esenzione ticket sportelli aperti anche il mercoledì

PESCARA. L’odissea del Cud online si unisce a una lunga serie di difficoltà quotidiane che, chi è più in là con gli anni, è costretto ad affrontare per riuscire a ottenere documenti, servizi e sconti sulle spese sanitarie o sulle prestazioni mediche. Tutto ciò che, sulla carta, dovrebbe contribuire alla costruzione di un sistema sociale degno di essere chiamato tale, nella realtà si trasforma in un percorso a ostacoli fatto di maglie burocratiche troppo strette, via-vai ai diversi sportelli della Asl (spesso situati ai poli opposti della città) e degli uffici pubblici e mancanza di una comunicazione chiara e precisa. Il risultato è che la gente comune difficilmente riesce a orientarsi nella giungla degli sportelli pubblici e dei servizi al cittadino. E le difficoltà aumentano se interessano l’ampia fascia di pensionati che non ha troppa dimestichezza con le informazioni online.

Oltre alla compilazione elettronica del certificato unico sulla dichiarazione dei redditi, il primo scoglio del pensionato pescarese è riuscire a superare il giudizio della commissione medica che si riunisce nell’affollato ufficio patenti speciali di via Pesaro. Ottenere un rinnovo rappresenta una procedura niente affatto semplice, al punto da essere finita al centro di un’inchiesta del pubblico ministero Gennaro Varone, che ha coinvolto la presidente della commissione Adelina Di Biagio e il medico legale Giuliana Iachini, entrambe accusate di truffa. Le visite all’interno delle stanzette 14 e 15 della Asl si effettuano solo su prenotazione, rigorosamente in ufficio dalle 8.30 alle 10.30 dal lunedì al venerdì. Ma per riuscire a ottenere il numeretto magico è spesso necessario mettersi in fila fin dall’alba e sottoporsi ad attese snervanti prima dell’apertura degli sportelli. Poi, una volta ricevuto l’appuntamento, è necessario andare per la seconda volta in via Rieti e sottoporsi alle visite della commissione medica. Oltre agli anziani, in fila per il rinnovo della patente, ci sono i disabili, i titolari di un assegno di invalidità e gli automobilisti a cui è stata ritirata la licenza per guida in stato di ebbrezza.

Le code chilometriche e le attese che si allungano fino a tre/quattro ore accompagnano anche la trafila per il rinnovo del certificato di esenzione dal ticket. Dal 31 marzo scorso e fino alla fine di maggio, chi ha più di 65 anni e un reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro, chi è titolare di un assegno sociale o è un pensionato con trattamento minimo, per continuare a usufruire degli sgravi e degli sconti sulle prestazioni sanitarie è costretto a compilare l’ennesima scartoffia negli uffici del distretto sanitario di Pescara sud in via Rieti o di Pescara nord in via Nazionale Adriatica (ex clinica Baiocchi). La corsa al rinnovo dei documenti e le resse che nei giorni scorsi hanno contraddistinto le giornate degli anziani, rappresentano l’ennesima beffa del nostro sistema sociale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA