MONTESILVANO

Rischia di perdere l’abitazione, ma offre ospitalità a una sfrattata

Con un post su Facebook si è offerta di ospitare a casa sua una signora di 66 anni, sola, malata di tumore, senza lavoro, con una pensione di nemmeno 500 euro, che la prossima settimana sarà sfrattata, cacciata di casa per morosità, sbattuta in strada, con il suo fardello di miseria e solitudine.

MONTESILVANO. Con un post su Facebook si è offerta di ospitare a casa sua una signora di 66 anni, sola, malata di tumore, senza lavoro, con una pensione di nemmeno 500 euro, che la prossima settimana sarà sfrattata, cacciata di casa per morosità, sbattuta in strada, con il suo fardello di miseria e solitudine.
Un gran bel gesto di solidarietà reso ancora più straordinario dal fatto l’offerta di ospitalità arriva da un’altra donna, Cristina Trabucco, 45 anni, che pure si è rivolta al Comune, finora invano, per avere un aiuto dopo aver ricevuto lo sfratto per non essere più riuscita a pagare l’affitto, sola, disoccupata da due anni, con una figlia di 14 anni e due amatissimi cagnolini, di cui uno diventato disabile per le botte ricevute da uomini malvagi.
Presto, siccome il Comune di Montesilvano ha offerto al massimo qualche notte al dormitorio, finiranno tutti in mezzo a una strada, andranno a vivere in macchina e i cani rinchiusi in canile. Ma fino a quando non arriverà a casa l’ufficiale giudiziario per mandare fuori lei e i suoi figli, Cristina Trabucco è disposta a dare una mano alla signora Iolanda Fasano, la 66enne che dalle colonne del Centro ha lanciato una richiesta d’aiuto al Comune per il suo caso personale. «Se la signora accettasse, potrei ospitarla io (fino alla data del mio sfratto) e insieme potremmo arrivare a una soluzione», il post di Cristina su Facebook. Ben più dell’offerta di un letto, quasi un invito a unirsi per levare una voce di protesta, per rivendicare il diritto dei cosiddetti “nuovi poveri” a essere aiutati, se dopo una vita passata a lavorare e pagare le tasse all’improvviso il lavoro finisce e ti tolgono pure un tetto da sopra la testa. Per loro infatti non c’è casa popolare, non c’è sussidio.
«Signor sindaco Maragno», l’ultimo messaggio della Trabucco al primo cittadino, «pretendo delle risposte per me e per le altre persone che si trovano in una condizione di emergenza abitativa. Non accetto che lei e le persone che siedono su quelle poltrone intorno a lei ci sappiano solamente dire "Ci dispiace, non possiamo far nulla”. Organizzi un tavolo per i suoi cittadini in difficoltà, altrimenti si prepari perché la mia protesta continuerà. S’inventi quello che vuole, tolga soldi alle tante cose inutili e dia risposte immediate. Targhe, monumenti, rotonde con luci che cambiano, feste, eventi…. a che servono queste cose, quanti soldi buttati? Con gli incassi delle migliaia di multe al semaforo di via Adige che ci state facendo? Non ve ne siete accorti che l’emergenza abitativa a Montesilvano sta aumentando di giorno in giorno? Non vi ho mai sentito parlare di questo».
Gabriella Di Lorito
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