Russo: non fermo il cantiere, si va avanti

Intervista al presidente: «Non conosco gli sviluppi dell’indagine, nessun segreto sugli atti»

PESCARA. «No, non conosco gli sviluppi dell’indagine». Lo afferma il presidente della Gtm Michele Russo contattato ieri al telefono dal Centro. Russo si trova fuori Pescara: è in vacanza con la famiglia e oggi ha programma di tornare a casa.

Non parla della notizia della sua iscrizione sul registro degli indagati – le ipotesi di reato sono truffa aggravata, frode nelle forniture pubbliche e falso – ma il presidente della Gtm, società della Regione Abruzzo con un capitale sociale di 2,2 milioni di euro, ci tiene a difendere la filovia dagli attacchi degli ambientalisti: Russo, al vertice della Gtm dal 2009 – 3 anni dopo l’assegnazione dell’appalto alla Balfour Beatty e alla Vossloh – vuole sottolineare che i lavori sono in corso e non sono fermi. «Non scriva che i lavori sono bloccati perché è sbagliato», avverte. Poi, parlando dell’indagine, dice: «Il nostro spirito è quello di collaborare con l’autorità giudiziaria. Ci hanno chiesto documenti e li abbiamo consegnati», sottolinea Russo, «noi collaboriamo e come ha deciso il comitato Via della Regione Abruzzo abbiamo interrotto i lavori per l’installazione dei magneti nell’asfalto della strada parco. Così, abbiamo chiesto alla Balfour Beatty di sospendere anche le altre opere legate alla guida vincolata ma voglio sottolineare», dichiara Russo, «che gli altri interventi non si fermano. Infatti, la costruzione delle sottostazioni, una in via Ruggero Settimo a Pescara e l’altra in viale Europa a Montesilvano, è in corso».

Il presidente della Gtm pensa alla procedura di controllo e infrazione avviata dall’Unione europea dopo un esposto del Wwf: «Siamo in attesa della decisione della Commissione europea e, di conseguenza, del responso del Comitato Via. Se ci diranno che la Valutazione d’impatto ambientale è necessaria, allora, sarà eseguita».

Quella sulla filovia è la prima indagine a carico di Russo, figlio di un noto avvocato e già presidente dei Giovani di Confindustria pescaresi. Sulla perquisizione negli uffici di via Raiale, Russo dice che alla Gtm non ci sono atti segreti: «Evidentemente, nell’indagine coordinata dal pm Valentina D’Agostino, mancavano documenti ritenuti importati e i poliziotti sono venuti a prenderli». Poi, Russo rivela di non essere a conoscenza di un suo coinvolgimento: «No, non conosco gli sviluppi dell’indagine». ©RIPRODUZIONE RISERVATA