Sì alla nuova tassa rifiuti ma è scontro sulle rate

Oggi arriva in consiglio comunale la delibera che contiene le tariffe aggiornate Confermata la riduzione dell’imposta, ma sulle scadenze non c’è accordo

PESCARA. Arriva oggi all’esame del consiglio comunale la delibera contenente le nuove tariffe per la tassa sui rifiuti (Tari). È confermata una riduzione dell’imposta, rispetto all’anno scorso, ma le scadenze per i pagamenti sono ancora da definire. Gli uffici tecnici del Comune premono per dilazionare il tributo in due rate, ma l’opposizione è pronta a dare battaglia per riportare a quattro le scadenze per i versamenti, come lo scorso anno.

Le nuove tariffe. La tassa sui rifiuti quest’anno costerà meno per quasi tutti i contribuenti. Qualche piccolo aumento è previsto solo per poche categorie, come falegnami, idraulici e alberghi con ristoranti. Maggioranza e opposizione sembrano d’accordo nel mantenere le tariffe proposte dagli uffici tecnici. «Se venisse modificata qualche categoria», ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «saremmo costretti a correggere tutte le altre per far quadrare i conti».

Confermata una riduzione pari, in media, al 5 per cento, come era stato già anticipato la scorsa settimana dall’assessore ai tributi Adelchi Sulpizio. Le famiglie, in particolare, risparmieranno, rispetto all’anno scorso, in media tra i 10 e i 25 euro. Facciamo qualche esempio. Una famiglia di due persone che abita in un appartamento di 60 metri quadrati l’anno scorso pagava di Tari 191,46 euro. Quest’anno verserà 184,20 euro, cioè 7,26 euro in meno.

Una coppia che vive in un appartamento di 90 metri quadrati l’anno scorso sborsava 222,97 euro. Quest’anno dovrà pagare 206,50 euro, cioè 16,47 euro in meno.

Dovrà versare qualcosa in più, invece, un idraulico con un negozio di 70 metri quadrati. La Tari salirà da 283,71 a 290,32 euro, cioè 6,61 euro in più. Secondo l’assessore ai tributi, gli aumenti dell’imposta riguarderanno appena una trentina di utenze, su un totale di 67.000. «Parliamo di tariffe che non sono il frutto di decisioni della politica», ha affermato Sulpizio nei giorni scorsi, «quindi, non stabilite per fare cassa, come qualcuno potrebbe pensare, ma fissate da precise previsioni legislative che l’amministrazione si è limitata soltanto ad applicare».

Braccio di ferro sulle rate. Non c’è ancora chiarezza sulle scadenze per il pagamento della Tari. Oggi, il consiglio comunale dovrà decidere il numero massimo di rate per il pagamento dell’imposta sui rifiuti. L’orientamento dell’amministrazione è quello di dilazionare il pagamento in due rate per ragioni di cassa. In proposito, il direttore del Dipartimento amministrativo Guido Dezio, in una lettera inviata al dirigente ai Tributi Fabio Zuccarini e, per conoscenza, al sindaco Marco Alessandrini e all’assessore Sulpizio, fa presente che, «ai fini del risanamento finanziario, è assolutamente necessario velocizzare e incrementare le entrate in conto competenza. Ciò eviterebbe, altresì, il ricorso all’anticipazione di tesoreria con conseguente esborso di maggiori oneri per interessi passivi». Da qui, la proposta di far pagare la Tari in due rate con scadenze 31 maggio e 30 novembre. Quella del 31 maggio dovrebbe essere anche la scadenza per chi deciderà di optare per il pagamento in un’unica soluzione.

Ma Forza Italia è contraria e insiste nell’applicazione delle quattro rate, come l’anno scorscorso, con scadenze 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre.

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