Salta il volo Roma-Pescara: in 41 si ritrovano sul bus

La protesta di un passeggero: "Dovevamo essere a casa dopo un’ora e invece ci siamo arrivati in piena notte". L’aeroporto d’Abruzzo: problemi tecnici

PESCARA. «Ci hanno lasciato a terra in 41, 41 persone che provenivano da posti e luoghi diversi dall’Italia e dall’estero che venerdì dovevano decollare con il volo Roma–Pescara delle 22,50. Ma niente da fare, dovevamo stare a casa dopo un’ora, siamo rientrati a Pescara alle due e mezza di notte».

È infuriato il pescarese M.M. che affida al Centro la rabbia per un viaggio iniziato venerdì a Torino e finito male, nella stessa serata, all’aeroporto di Fiumicino dove sarebbe dovuto decollare il “trigiornaliero” dell’Alitalia che collega Pescara alla Capitale con tre voli quotidiani tra andata e ritorno. «Ci hanno detto che l’aereo non partiva giustificandosi con una spiegazione assurda, e cioè che l’aereo non poteva volare di notte, per poi metterci a disposizione un pullman recuperato in emergenza dopo una serie di vicissitudini. Dalle 23 passate», riferisce il passeggero, «siamo arrivati alle due e mezza di notte a destinazione. È una cosa possibile?».

Dal reparto operativo dell’aeroporto d’Abruzzo confermano l’inconveniente, ma spiegano l’imprevisto adducendolo a «motivi tecnici». In pratica, non sarebbe un problema relativo al buio, il motivo per cui l’aereo non è partito, ma una questione tecnica che per ragioni di sicurezza ha indotto i responsabili a sospendere il volo.

«È assurdo», insorge però ancora il passeggero, «che mettono un volo e poi lo annullano senza neanche che ci sia fornita una spiegazione adeguata. In 41 siamo rimasti a piedi e non è ammissibile».

Un episodio simile era avvenuto alla fine di aprile quando, sempre per un guasto tecnico, il volo Alitalia da Roma per Pescara in programma alle 22,50 era stato annullato. Anche in quell’occasione per un guasto tecnico, spiegato ufficialmente con «motivi operativi della compagnia».

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