San Valentino, ambre e fossili in mostraUn tuffo nel mondo della preistoria/Foto

Il Museo dei Fossili e delle Ambre, istituito nel 2004, è uno dei pochi se non l'unico per le sue peculiarita in tutta Italia

Due affascinanti creazioni della natura millenaria, le ambre e i fossili, sono riuscite a stimolare a San Valentino in Abruzzo Citeriore, la nascita di un originalissimo museo, uno dei pochi se non addirittura l’unico, per le sue peculiarità, in tutta Italia. Il Museo dei Fossili e delle Ambre è stato istituito nel 2004, grazie anche all’interesse dell’allora sindaco Giannino Ammirati, per conservare un vasto repertorio di fossili risalenti agli ultimi 500 milioni di anni e una preziosa raccolta di ambre, studiate sia dal punto di vista paleontologico sia per l’utilizzo da parte dell’uomo. Il materiale proviene da due collezioni private, Santoli-Tanfi e Coccato-Antonucci, che furono donate tempo addietro al Comune di San Valentino.

Due le sale espositive: la Sala Paleontologica con le sezioni “Fossili” e “Uomo”, e la Sala delle Ambre. Altrettanto suggestiva la struttura che ospita i preziosi reperti: la settecentesca Villa Olivieri de Cambacérès, che si staglia imponente e in tutto il suo splendore fin dall’entrata al paese. I fossili qui vengono esibiti nella loro natura e con i vari processi di fossilizzazione. Diverse centinaia i reperti, tutti originali e appartenenti ai principali gruppi animali e vegetali, provenienti da importanti giacimenti italiani ed esteri. Essi sono collocati all’interno di teche appositamente progettate, corredate da materiale esplicativo. Grandi pannelli illustrano gli eventi epocali come la nascita degli oceani moderni, le variazioni climatiche e le forme di vita. Vengono esposti anche reperti di organismi vissuti in passato come insetti, piante, rettili. La sezione “Uomo” espone invece in sintesi l’evoluzione dell’Uomo sapiens.

L’esposizione della Sala delle Ambre propone oltre 200 esemplari di resina fossile prodotta da alberi e presenta numerosi reperti con inclusioni animali e vegetali, come ragni, insetti, foglie e fiori, perfettamente conservati per milioni di anni e quindi di grande importanza paleontologica e fascino. Tra le vetrine di maggiore interesse quella dedicata all’ambra dominicana, celebre per le sue sfumature di giallo, verde, azzurro, marrone e nero, o all’ambra baltica dal colore bianco opaco per la presenza all’interno, di milioni di micro bollicine d’aria e vapore. Altra importante presenza è quella della rara ambra blu, con vari esemplari grezzi e lavorati; all’ambra cinese è dedicato poi un espositore con pezzi grezzi e levigati, sculture, monili e alcune preziosissime borchie per abiti, risalenti al XVIII secolo. La collezione prosegue con collane, bracciali e riproduzioni di statuette precolombiane di provenienza messicana. A concludere il percorso la simetite, preziosa e rarissima ambra siciliana, proveniente dalla Piana di Catania.

Il Museo è da sempre gestito dall’associazione Amici del Museo dei Fossili e delle Ambre in convenzione con il Comune di San Valentino. Presidente dell’Associazione è Beniamino Gigante, vice Presidenti: Simona Primavera e Antonio Lafera. Così il presidente delinea le specificità del Museo: «Noi abbiamo sempre pensato di fare del nostro museo un punto di incontro e di confronto, dove scambiare esperienze e valori, uno spazio per accogliere e restituire in cultura i propri tesori, per tutelarli e valorizzarli in funzione e in sintonia con il nostro territorio e con le persone che lo abitano, con particolare attenzione ai più giovani. Un museo deve essere un luogo sociale, emozionante, “aperto” e interattivo». Proprio per questo l’associazione organizza continuamente corsi di formazione, mostre tematiche e attività di ricerca e studio. Insieme al Museo Civico di Rovereto, a quello geopalentologico del Castello di Lerici, al Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa e al Museo regionale di Scienze Naturali di Torino, ha dato vita ad esempio a una rete museale che ha promosso tra l’altro una campagna di ricerca e recupero di reperti ossei di dinosauri nella provincia argentina di Rio Negro nel 2009, con scoperta di numerosi scheletri.

Orari di apertura: mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festività dalle 15 alle 18 nel periodo invernale e da aprile dalle 17 alle 20. Ingresso: 2 euro intero e 1 euro ridotto. Aperto il Lunedì dell’Angelo.

Info: www.ambrefossili.org; tel. 085 8574131 360.612307