Sanità, Caiazza: «Nessuna traccia di soldi a Del Turco, Angelini scienziato della calunnia»/ Video

Arringa difensiva del legale dell’ex governatore della Regione Abruzzo: «È tutto inventato»

"La nostra pena l'abbiamo già subita, la vita di Ottaviano Del Turco era tranquilla mentre oggi camminiamo tra le macerie. La verità e' negli atti del processo per cui chiedo l'assoluzione perché il fatto non sussiste". È la parte conclusiva dell'arringa dell'avvocato Gian Domenico Caiazza che ha parlato per altre due ore definendo Vincenzo Angelini come uno "scienziato della calunnia" e rismontando la foto del 2 novembre 2007 in cui Angelini dice di aver portato una presunta tangente da 200 mila euro a Del Turco. "E' tutto inventato", ha detto l'avvocato, "e secondo i rapporti degli autisti all'ora in cui Angelini dice di essere arrivato a Collelongo Del Turco non era in casa". Nella parte finale dell'arringa l'avvocato ha posto l'accento sui 6 milioni e oltre di presunte tangenti che non sono stati trovati. "Non solo non sono stati trovati i soldi ma non è stata trovata neanche la traccia. Qui si chiede una condanna per una persona che non ha mai modificato il suo tenore di vita improntato alla sobrietà e non è possibile. Ne' si può usare", ha aggiunto Caiazza, "l'argomento che essere stato un ministro delle finanze sia una scuola di criminalità economica. Del Turco deve essere assolto", ha concluso l'avvocato che, poi, e' stato abbracciato da Del Turco. A salutare l'ex presidente e' arrivato in aula anche l'ex presidente della Fira Giancarlo Masciarelli. In aula il processo sanità prosegue con la difesa dell'ex onorevole Sabatino Aracu.

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