Sanità, la Regione chiede 146 milioni di danni “Del Turco non è come Tortora”

L’avvocato della parte civile chiede milioni di euro di risarcimenti

PESCARA. "In questo processo non ci sono Tortora. Non è possibile equiparare certi imputati ad altri soggetti che sono stati assolti in sede di giustizia. Qui non ci sono Tortora, non ci sono martiri". È un estratto dell'arringa dell'avvocato Daniele Benedini, legale della Regione parte civile nel processo sanità, che durante la sua difesa ha detto no al paragone tra l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco ed Enzo Tortora. Benedini ha parlato per tre ore presentando una richiesta di risarcimento altissima: 146 milioni di euro tra danni patrimoniali e non patrimoniali alla Regione. Duro il giudizio dell'avvocato sulla prima associazione per delinquere targata centrodestra e sulla seconda del centrosinistra. In particolare, ha detto, l'associazione per delinquere della giunta di Del Turco "si è caratterizzata per l'ipocrisia perché ha avuto la pretese di aver portato al risanamento. Era pronta a schiaffeggiare Angelini ma con progressive restrizioni dei posti letto e della spesa". Se quella di centrosinistra e' stata definita dal l'avvocato come "l'associazione dei sepolcri imbiancati", quella di centrodestra come "una banda cha ha scelto di usare la pubblica amministrazione per mettersi i soldi in tasca. Il movente di questo processo", ha concluso, "è il denaro".

©RIPRODUZIONE RISERVATA