Sanitopoli, Del Turco all'attacco. I legali: "Il processo va trasferito"

Battaglia in aula sulla competenza territoriale del tribunale di Pescara. Gli avvocati dell'ex governatore: "Il giudice non ha competenza, processo ad Avezzano o all'Aquila"

PESCARA. "Abbiamo detto fin dall'inizio che il giudice di Pescara non è competente. La richiesta di misure di sequestro ci ha consentito finalmente di porre questa questione preliminare che il giudice dovrà risolvere". Lo ha detto Giandomenico Caiazza, legale dell'ex Presidente Del Turco, a margine dell'udienza in corso al tribunale di Pescara sulla Sanitopoli abruzzese.

Al centro del dibattito ci sono questioni riguardanti la competenza territoriale. "Pescara", ha sottolineato Caiazza, "non ha nessuna competenza su questo processo perché le ipotesi di reato fanno sì che le competenze siano certamente del tribunale di Avezzano e certamente del tribunale dell'Aquila per quanto riguarda l'ipotesi associativa. Questa è la nostra assoluta convinzione che abbiamo documentato e rappresentato".

In aula si sta discutendo anche dei sequestri conservativi a carico di alcuni imputati, chiesti dalle parti civili. Per quanto riguarda il sequestro conservativo dei beni di Del Turco , una casa a Roma e una in Sardegna, chiesto da alcune parti civili, Caiazza ha sottolineato che "si tratta di beni che non appartengono al presidente Del Turco, che sono stati acquistati in tempi non sospetti, tutti precedenti ai fatti, dalla compagna con il contributo economico del presidente Del Turco attraverso movimenti bancari tutti rintracciabili e tutti afferenti a conti correnti, la cui provvista è costituita molti anni prima dei fatti che ci vengono contestati. E tanto basta per escludere qualunque senso al sequestro". Riguardo alla villa in Sardegna, Caiazza ha chiarito che "viene chiamato il 'capanno' ed è un capanno di 35 metri quadri nei pressi di Oristano".

A inizio udienza i legali dell'ex presidente della Regione Giovanni Pace, dell'ex vice presidente della Fira Vincenzo Trozzi, dell'avvocato romano Pietro Anello e di Pierluigi Cosenza hanno chiesto il rito abbreviato.

In mattinata in aula era presente lo stesso Del Turco che poi ha lasciato il tribunale in compagnia del figlio Guido. "Sto andando via, sto andando a fare il quinto trasloco della mia vita. E' stata una bellissima discussione", ha detto.

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