«Sansificio fermato per problemi tecnici»
Ecco l’atto con cui la Provincia ha revocato per un giorno l’autorizzazione all’azienda di via Torretta
PESCARA. Il sansificio di strada vicinale Torretta è stato fermato per un solo giorno non per il superamento dei limiti delle emissioni dei fumi, ma per alcuni accorgimenti tecnici mancanti. È quanto emerge leggendo l’atto della Provincia dal responsabile del servizio Antonello Colantoni.
Si tratta dell’azienda Schiavone biocalore, accusata dal Comune di essere la responsabile della puzza che ha invaso Pescara a metà dicembre. Sabato scorso, si è saputo che la Provincia aveva emanato la revoca dell’autorizzazione all’azienda per impedire il proseguimento della sua attività. Atto poi annullato nell’arco di 24 ore. Fonti della Provincia e del Comune hanno spiegato che il provvedimento è stato emanato per il superamento dei limiti dell’emissione dei fumi.
Ma ora leggendo quel documento, inviato a Schiavone biocalore e, per conoscenza, al Comune, all’Arta, alla Asl e alla polizia provinciale, si scopre che la revoca è avvenuta per motivi tecnici riscontrati durante un soprallugo. Eccoli. «La postazione di campionamento degli effluenti del punto di emissione denominata E1 (essicazione)», si legge, «al momento del sopralluogo non era raggiungibile in sicurezza». E ancora: «Dei due tronchetti per il campionamento solo uno risulta idoneo, mentre l’altro, risultato danneggiato, è di diametro inferiore alla norma».
Nel documento si fa presente, inoltre, che la Provincia, a seguito di una precedente comunicazione dell’Arta del 20 novembre scorso, aveva già diffidato l’azienda a mettersi in regola in base alle prescrizioni dei tecnici. L’azienda avrebbe risposto dichiarando di esserlo già, ma in un successivo controllo l’Arta ha di fatto smentito i titolari. Da qui la decisione di revocare l’autorizzazione, poi annullata nell’arco di una giornata. (a.ben.)
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