Scommesse, retata nel calcio: 2 arresti a PescaraL'accusa: condizionate gare di serie B e Lega pro

Avrebbero condizionato gare di B e Lega Pro. Arresti in varie città. Sette in carcere e gli altri ai domiciliari, tra questi due pescaresi: Massimo Erodiani, 37 anni, e Gianluca Tuccella, 30 anni

PESCARA. Torna l'ombra del calcio-scommesse sul mondo del calcio. E il nuovo caso tocca anche Pescara. Sedici persone sono agli arresti (sette in carcere e nove ai domiciliari) per aver condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. L'operazione è stata portata avanti dalla polizia di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e in stretta collaborazione con le questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Tra di loro c'è anche l'ex attaccante della Nazionale, di Lazio e Bologna, Beppe Signori. A Pescara sono finiti ai domiciliari Massimo Erodiani, 37 anni, gestore di una sala scommesse a Porta nuova e di una tabaccheria a San Giovanni Teatino, e Gianluca Tuccella, 30 anni, giocatore di calcetto in una squadra di Chieti e allenatore di una squadra giovanile di Pescara.

Gli arrestati uno dei quali con precedenti per reati analoghi, sono stati individuati in sei mesi di investigazioni. Tra gli arrestati ci sono ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società. Insieme a loro titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti. I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di una vera e propria "organizzazione criminale" nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario.

Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili". L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.

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