Scontro nel Pd, Del Vecchio sotto accusa

I consiglieri attaccano il vice sindaco sul blocco del traffico, ma c’è chi punta al rimpasto in giunta

PESCARA. Alessandrini e Del Vecchio sono finiti sotto accusa dal suo stesso partito per la scelta delle targhe alterne. Ieri sera, la riunione della direzione del Pd, convocata dal segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio per cercare di ricompattare il gruppo fortemente diviso, si è trasformata in una sorta di processo a sindaco e vice sindaco per aver deciso il ricorso al blocco del traffico, a partire da oggi, per ridurre i valori delle micropolveri nell’aria.

Assessori e consiglieri comunali, durante il loro intervento, hanno ribadito la loro contrarietà al provvedimento, considerato inutile e intempestivo. Secondo quanto hanno raccontato alcune fonti, l’attacco più duro sarebbe arrivato dal presidente della commissione Grandi infrastrutture Francesco Pagnanelli, che aveva già fortemente criticato nei giorni scorsi, insieme al presidente della commissione Ambiente Fabrizio Perfetto, la misura delle targhe alterne.

Entrambi avevano richiesto la revoca immediata dell’ordinanza. «La limitazione è inutile e priva di senso», avevano affermato, «perché i valori dell’inquinamento dell’aria sono scesi al di sotto della soglia di allerta». «Ci preme sottolineare», avevano aggiunto i due presidenti, «l’assoluta necessità di studiare e predisporre misure che siano veramente alternative e di impatto contro la pericolosa concentrazione di polveri e che risolvano alla radice il problema dell’inquinamento atmosferico». Pesanti critiche ad Enzo Del Vecchio sono arrivate anche dal capogruppo in Comune Marco Presutti. Marco Alessandrini, durante il suo intervento, ha difeso la misura delle targhe alterne ribadendo i motivi che hanno spinto lui e Del Vecchio ad adottare il blocco del traffico. Blocco che, ha confermato, potrà essere revocato se lo smog diminuirà. Tuttavia, nonostante le rassicurazioni, le lamentele di assessori e consiglieri non si sarebbero placate.

Ma c’è chi sostiene che dietro questo attacco al sindaco e al vice sindaco ci siano delle grandi manovre per arrivare ad un rimpasto in giunta. Rimpasto promesso prima dell’estate e attuato solo in parte, con l’ingresso in giunta della giornalista Laura Di Pietro in sostituzione della dimissionaria Bruna Sammassimo. Alcuni consiglieri del Pd aspirerebbero a un posto di assessore. La riunione si è conclusa con un appello all’unità del gruppo consiliare.(a.ben.)

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