Scontro sul caro parcheggi a Pescara, la maggioranza si divide

Critiche a Del Vecchio da Pd e Liberali per gli aumenti in vigore dal 7 febbraio. Convocata una riunione urgente per domani con le associazioni

PESCARA. È bufera nella maggioranza dopo la decisione del vice sindaco Enzo Del Vecchio di aumentare, a due mesi dal rincaro di tutte le tasse locali al massimo, le tariffe dei parcheggi nelle aree di risulta dal 7 febbraio. Ieri anche dal Pd, lo stesso partito di Del Vecchio e del sindaco Alessandrini, sono arrivate dure critiche su questa operazione messa in atto solo per ripianare le perdite di Pescara parcheggi, la società del Comune che gestisce la sosta a pagamento di tutta la città. Venerdì scorso, erano intervenuti anche i vertici locali della Confcommercio e della Cna bocciando gli aumenti che, a loro dire, penalizzeranno pesantemente le attività commerciali del centro. La situazione è diventata incandescente, al punto che il presidente della commissione Commercio Piero Giampietro, anche lui del Pd, ha deciso di convocare una riunione urgente, per domani, alle 16,30, con il vice sindaco Del Vecchio e i rappresentanti delle associazioni di categoria, ossia Confesercenti, Confcommercio, Cna, Casartigiani e Confartigianato, per trovare un punto d’intesa su questa questione. Lo stesso Giampietro sostiene che una decisione sulle tariffe dei parcheggi debba essere presa solo dopo aver coinvolto le parti in causa.

leggi anche: Sosta, in una settimana scatta la rivoluzione a Pescara Prezzi più salati nelle aree di risulta: un’ora costerà 2,50 euro. Nella zona del terminal bus ci sono 530 posti auto destinati alla sosta breve a tariffe più contenute. In piazza 1° maggio vengono aboliti i posteggi gratuiti riservati agli automobilisti residenti

Ma non finiscono qui le critiche a Del Vecchio e alla giunta, che giovedì ha approvato l’apposita delibera del vice sindaco contenente gli aumenti. Dopo le contestazioni di venerdì scorso del capogruppo dei Liberali Riccardo Padovano, il quale ha definito il provvedimento una scelta completamente sbagliata, ieri è intervenuto il consigliere del Pd Francesco Pagnanelli con un post su Facebook, in cui ha dato ragione a Padovano e ha preso le distanze dalla giunta. «Sono d’accordo con Riccardo Padovano», ha scritto, «la rimodulazione delle tariffe di parcheggio nelle aree di risulta è sbagliata e, soprattutto, è una scelta autonoma della giunta comunale non condivisa con i consiglieri di maggioranza. Rivediamola insieme». La replica di Del Vecchio, che continua a difendere, nonostante la raffica di critiche e proteste, gli aumenti delle tariffe dei parcheggi, è arrivata poco più tardi, sempre sul social network. «Francesco», ha evidenziato, «forse c’è bisogno di ricordare a te e ad altri amministratori che sulla rimodulazione delle tariffe sull’area di risulta se ne è parlato in tutte le riunioni di maggioranza riguardanti corso Vittorio e aree di risulta, oltre che essere contenuta nel Dup, Documento unico di programmazione, approvato dalla giunta e contenuto nel bilancio approvato dal consiglio».

Per cercare, forse, di quietare il clima incandescente l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi e il presidente della commissione Commercio Giampietro hanno lanciato ieri alcune proposte. «Più soste brevi, integrazione con i servizi dei commercianti, sconti a chi acquista in centro», hanno dichiarato in una nota, «e, soprattutto, 100mila euro per il lancio del Centro commerciale naturale». «D’intesa con l’assessore Del Vecchio e la società Pescara parcheggi», hanno affermato, «verranno potenziate le aree a sosta breve e sarà organizzato un sistema che consentirà ai commercianti del centro di fidelizzare i clienti anche attraverso il parcheggio, come già avviene in molte città. Si cambierà, inoltre, il nome: da area di risulta a parcheggio centrale».

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