Sebastiani: spazio ai giovani

Di Francesco replica: «Brutta gara, ma faccio io la formazione»

ASCOLI. Il posticipo all'ora di pranzo ha portato nuovamente fortuna all'Ascoli: nella passata stagione ha battuto il Mantova, ieri il Pescara. All'uscita dal Del Duca uno striscione festeggia l'eroe della giornata: c'è scritto "Dio perdona, Romeo no". L'aria di festa in casa bianconera fa a cazzotti con quella che caratterizza lo spogliatoio del Pescara. E' Daniele Sebastiani a dare fuoco alle polveri. «Non si può venire ad Ascoli e giocare questa partita», attacca l'amministratore delegato. «Quello tenuto in campo non è certamente l'atteggiamento giusto di una squadra che vuole i play off».

Sebastiani va giù duro e ce l'ha con i cosiddetti senatori: «L'Ascoli ha dimostrato di volere la vittoria, il Pescara no. Se è questo l'atteggiamento meritiamo di stare fuori dalla zona play off. L'approccio è stato sbagliato. Ci può stare di perdere, ma lottando o dimostrando di stare in partita fino alla fine». Non è finita: «Anche il comportamento di Ganci in occasione dell'espulsione va censurato. Ogni volta che si prospetta la possibilità di compiere un salto di qualità stecchiamo di brutto e torniamo indietro. Non è la prima volta che accade. Per carità, l'obiettivo dettato dalla società era e resta la salvezza. Ce l'abbiamo a portata di mano, ma vedo che la zona play off non è nelle corde della squadra. Evidentemente è questo il nostro livello. Se è così mi auguro che venga concesso spazio ai giovani, quelli sì che hanno fame. Ne abbiamo diversi bravi. Forse, è meglio dare spazio a loro, visto che il trend è questo. Oggi poteva essere il crocevia della stagione, ma solo l'Ascoli ha capito l'importanza del derby».

Una frustata bella e buona, quella di Sebastiani. Il tentativo di scuotere una squadra soporifera, incapace di alzare l'asticella della continuità di rendimento in questo 2011 di gioie e dolori. Lo sfogo di Sebastiani viene riportato a Di Francesco. Soprattutto, l'augurio di vedere in campo più giovani.

E l'allenatore mette subito le cose in chiaro: «La formazione la faccio io, questo sia ben chiaro. Forse, lo sfogo di Sebastiani era teso ad evidenziare la prestazione del Pescara non all'altezza della situazione», sostiene Eusebio Di Francesco, «ho passato tutta la settimana a spiegare quello che ci aspettava. Sapevamo di trovare un Ascoli agonisticamente valido e caratterialmente forte. Purtroppo, la mia squadra ha difettato di queste qualità e ha perso meritatamente. Noi abbiamo fatto bene solo negli ultimi venti minuti del primo tempo». Biancazurri sotto accusa, Di Francesco prova a difenderli, ma deve prendere atto della realtà. «Ci sono dei limiti caratteriali, ma noi abbiamo il dovere di tirare fuori il massimo».

Ogni volta che il Pescara si avvicina alla zona play off va incontro a delusioni. «Evidentemente, questo vale. Evidentemente, questo è il nostro livello. Mi dispiace, perché avrei voluto vedere un altro atteggiamento. Io sono ambizioso e voglio sempre il massimo. Non mi accontento della salvezza». Infine due considerazioni: «Non accetto l'espulsione di Ganci». E poi: «Che errore giocare i palloni alti su Bucchi, così facendo snaturiamo il nostro gioco».

Tutt'altro umore in casa bianconera. «Vittoria meritata», sostiene Fabrizio Castori, «siamo stati superiori in tutto». «Finalmente, ho rivisto il vero Ascoli», ha detto invece il centrocampista rosetano Daniele Di Donato. «Avevamo preparato bene la gara e in campo si è visto». Infine il match-winner Alessandro Romeo: «1-0, gol di Romeo. Il mio sogno si è avverato. Di quello che è accaduto in campo non ricordo nulla, ero in trance agonistica». (r.c.)

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