Sedicenne pestato nel parco, è grave

Aggredito mentre porta a spasso il cane, un giovane gli ha spaccato la mandibola dopo avere scagliato a terra una bottiglia

PESCARA. C’è un normalissimo scambio di battute tra ragazzini dietro l’aggressione avvenuta qualche sera dentro a un parco. Un sedicenne ha provato a dire la sua dopo aver visto un bullo che lanciava una bottiglia a terra e l’altro ha risposto in maniera scomposta, prendendolo a pugni e fratturandogli la mandibola. L’episodio, avvenuto nell’area metropolitana di Pescara (non riveliamo il luogo preciso per tutelare la vittima minorenne), è ancora tutto da ricostruire e le indagini dei carabinieri hanno appena preso il via, dopo che la madre della vittima ha presentato una denuncia. Ora sta agli uomini dell’Arma chiarire i fatti e appurare le responsabilità dell’aggressione.

Il sedicenne avrebbe raggiunto il parco insieme al fratello minore, per portare fuori il cane. Nell’area verde c’era un gruppetto di giovani e uno di loro avrebbe prima bevuto e poi lanciato a terra la bottiglia. Una mossa pericolosa, per il sedicenne, che si sarebbe rivolto all’autore del lancio per riprenderlo o forse per chiedergli di stare più attento. Una frase innocua che, però, ha avuto un effetto deflagrante sull’altro. Il giovane, sentendosi richiamato, avrebbe reagito violentemente raggiungendo il sedicenne e colpendolo con due pugni alla mandibola, usando non una sola mano ma entrambe, contemporaneamente.

La vittima è finita in ospedale, con la mandibola rotta, e per il ragazzino è stato necessario il ricovero, con l’applicazione di placche in titanio, per rimediare alle conseguenze dell’aggressione. La prognosi è di trenta giorni, salvo complicazioni. In un primo momento la vittima ha preferito tacere sull’accaduto, parlando di un fatto accidentale, forse per paura di vendette successive. Ma nelle ore seguenti, quando in famiglia è stato ricostruito questo spiacevole episodio, la madre dei due giovani ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri e ha sporto denuncia, con la speranza che l’autore dell’aggressione venga identificato. Potrebbe trattarsi di un minorenne che l’altra sera, circondato dagli amici, ha sfoderato tutta la sua aggressività. Proprio attraverso la testimonianza dei giovani che hanno assistito ai fatti, i carabinieri contano di risalire all’autore del pestaggio. Un aiuto in questo senso potrebbe arrivare anche dalle famiglie dei giovani presenti nel parco, che potrebbero influire positivamente sullo sviluppo delle indagini. Solo pochi giorni fa c’è stato un episodio analogo a Francavilla, dove un quindicenne armato di coltello ha rapinato un tredicenne facendosi consegnare cellulare e bici ma poco dopo, quando i genitori della vittima hanno sollecitato l’intervento dei carabinieri, il bullo è stato arrestato.

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