Sgominata coop dello spaccio

Colpo al clan che gestisce la droga, 24 arresti a Zanni.

PESCARA. Avevano messo su una cooperativa della droga che monopolizzava lo spaccio a Zanni. Un’organizzazione in cui gli spacciatori operavano in proprio, ma si rifornivano l’un l’altro e non si facevano concorrenza. I carabinieri l’hanno smantellata con 24 arresti.
L’operazione, chiamata “Ola ola” da un’espressione gergale con cui i giovani tossicodipendenti concordano l’acquisto e l’assunzione di droga, è scattata all’alba di ieri. Cento carabinieri hanno effettuato un blitz a Zanni, Rancitelli, Montesilvano e Cappelle sul Tavo. L’operazione è stata gestita e coordinata dalla compagnia di Pescara, con l’ausilio di una unità cinofila del nucleo di Chieti e 6 agenti della polizia municipale di Pescara.

I carabinieri hanno eseguito in tutto 24 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine, su richiesta del pm Gennaro Varone. Diciannove persone sono state rinchiuse nelle carceri di Pescara, Chieti e Teramo. A cinque persone sono stati notificati gli arresti domiciliari.
In carcere sono finiti Osvaldo Gilardi, 27 anni; Antonietta Bevilacqua, 57 anni; Edoardo, Sabina e Mario Di Rocco, di 28, 40 e 51 anni; Antonello e Danilo Parbone De Matteis, di 51 e 43 anni; Giuseppe e Luca Caposano, di 47 e 42 anni; Danilo Pineto, 21 anni; Enrico Fanesi, 30 anni; Grazietta Ceraso, 65 anni; Davide Tiberi, 21 anni; Elio Fatigati, 26 anni; Kadrija Markovich, 42 anni; Costantino e Iuri Battista, di 77 e 31 anni; Crisella Maria D’Andreamatteo, 52 anni; Costantino Morelli, di 36 anni.

Le cinque persone poste agli arresti domiciliari sono: Filippo Granciforti, 21 anni; Sacha Manfrini, 22 anni; Iliana Sfamurri, 22 anni; Cristian Di Giovanni, 26 anni; Damiano Canale, 21 anni.
Le persone arrestate sono in prevalenza italiani residenti a Montesilvano, a Cappelle sul Tavo e a Pescara, già conosciuti dalle forze dell’ordine. La droga arrivava dal quartiere di Rancitelli, centro cittadino dello spaccio all’ingrosso degli stupefacenti. E veniva spacciata in prevalenza a Zanni che, secondo Pasquale Del Gaudio, era diventato una «roccaforte dell’illegalità, spesso al centro di fatti di cronaca legati allo spaccio di droga che, negli ultimi mesi, ha avuto una forte crescita».

«I 24 arrestati avevano creato una rete di mutuo soccorso», ha spiegato il maggiore. «Lavoravano insieme e si assistevano l’un l’altro. Si aiutavano nella vendita della droga e non si facevano concorrenza tra loro. Se qualcuno di loro rimaneva senza stupefacenti, c’era chi lo riforniva».
«Tra loro c’era grande collaborazione e coordinamento», sottolinea il maresciallo Francesco Mingolla, della stazione di Pescara scalo. «I tossicodipendenti sapevano che in piazza IV Novembre, o in alcuni locali pubblici di Zanni, c’erano appartenenti al gruppo. Questi smistavano i clienti tra i vari spacciatori in base al tipo di droga e al fatto che avessero oppure no della merce».

I carabinieri hanno scoperto il gruppo grazie all’osservazione e al pedinamento di alcuni tossicodipendenti. Poi, grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno incastrato il sodalizio. «Una vera e propria organizzazione criminale», ha sottolineato Del Gaudio, «anche se non ci sono i limiti di legge per configurare l’associazione per delinquere».

Nel corso delle indagini, condotte tra agosto 2008 e ottobre 2009, sono stati sequestrati complessivamente 435 grammi di eroina, 9 di cocaina, 21 di hascisc, 20 di marijuana, insieme a 1.330 euro in contanti. Nel blitz di ieri, invece, sono stati ritrovati un grammo di hascisc, un bilancino di precisione e 11 flaconi di metadone. Era detenuto illegalmente e anch’esso era venduto ai tossici, che si accontentano di tutto in assenza di altre droghe.