SIATE BUONI SE POTETE
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Fredriech..Fredriech...era il tuo nome
Lo sussurro ancora come un mantra per raccogliere in quel suono il ricordo di te
Sereno e luminoso era il tuo sorriso
Rassicuranti ed ironiche le tue parole che esprimevano piena gioia nella vita e quella saggezza di chi ha dentro di sè la capacità di ascoltare il silenzio per accoglierlo nel respiro e viverne l'avventura
Nel tuo spazio raccolto su di un angusto gradino sapevi illuminare quella via stretta e buia..quasi nascosta..in cui ti ospitava la solitudine dando coraggio ed affetto a chi veniva appositamente a cercarti
Ti ricordo così rannicchiato e protetto a ridosso di due grandi serrande sotto gli scarichi di potenti refrigeratori che accrescendo il ritmo inverso delle stagioni punivano il tuo respiro mentre modesti abiti ti proteggevano dalle intemperie
Mi hai sempre suggerito l'immagine di un piccolo albero sempreverde pieno di tanti fiori profumati, spuntato da un seme misteriosamente venuto lì a manifestare coraggio proprio là ove la vita non aveva spazio e motivi per poterti accogliere
Eri divenuto parte di quel paesaggio nel quale ognuno poteva entrare a scoprire sentieri e percorsi dell'anima per meglio comprendere il luogo ed il senso della propria esistenza
Mi sono sempre meravigliato come nella miseria e nel disagio potessi ancora manifestare quel senso di benedizione per la vita che esprimevi con il Sogno trasformandolo magicamente in musica e preghiera
Attraverso la Speranza eri testimone delle meraviglie di una realtà ancora tutta da venire, ma per te già acquisita: solo una innocente creatività poteva generare simili eventi che poi coloravi di armonia e bellezza pronti per essere condivisi con generosità
Ero curiosamente attento a cogliere le carezze della Provvidenza a cui ti affidavi e che ti ha sempre concesso di entrare in quello spazio infinito in cui tutto è possibile e dove "il non accaduto e' più prezioso del già noto"
Ogni nostro incontro era una piccola meditazione e momenti di contemplazione su quegli aspetti della vita che spesso sfuggono a chi, preso a gestire il proprio potere come me, non sapeva ancora accogliere i regali che la vita ci offre e riconoscere i veri segni che sanno renderci unici e quindi liberi
Con l’umiltà vissuta mi hai insegnato a comprendere che era possibile accrescere l'esperienza della propria trasformazione riuscendo a creare il tutto dal nulla...importante era vivere il Sogno
Una mattina d'autunno una pioggia torrenziale spazzò via la mia gioia: Fredriech non era più li ad accogliermi
Lo cercai ovunque..chiesi aiuto..invano
Tornai su quei gradini per far emergere dalla memoria dei ricordi nuova Pace
A notte fonda sconfitto, decisi di andar via
Nel sollevarmi mi accorsi però che dentro la serranda era riposta una scatola di metallo: “per te Paolo”
Vi era custodito un cartoncino con la scritta "SIATE BUONI….SE POTETE" lo stesso che egli lasciava sul marciapiede per coinvolgere i passanti
In esso anche un foglio con queste poche parole:
riconosco la tua voce in questa pioggia autunnale
che mi chiama..mi "bussa"..un respiro ancestrale:
è il tuo canto che nasce da un cielo di stelle
che il vento a me affida con le emozioni più belle.
è un suono, un battito antico...una fiaba misteriosa...fatata;
accanto a me la tua innocenza regna sovrana.
in questo spazio infinito solo i Sogni sanno arrivare
..leggeri e giocosi.. solo ai bimbi e' concesso raccontare.
non ci sono draghi... ne mago Merlino
resta però l’incantesimo:
l'Amore è il tuo nuovo destino.
mi fai volare, mi fai sognare
..mi fai giocare ancora con te?
tu sei la mia gioia, il sorriso che è dentro di me.
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