Sorpresa: giù altri 4 pini in viale Regina Margherita

Blitz del Comune per tagliare dieci alberi, gli ambientalisti presi alla sprovvista Scoppia la protesta del Forum dell’acqua, ma le associazioni sono divise

PESCARA. In viale Regina Margherita è ripreso, a sorpresa, il taglio dei pini considerati pericolosi. Il blitz è scattato ieri mattina presto: la strada è stata chiusa e gli operai della ditta incaricata hanno avviato i lavori. Sono quattro gli alberi abbattuti ieri che si sommano agli altri sei già tagliati il 4 aprile scorso. Ma il lavoro non è terminato. Oggi, tempo permettendo, gli operai riprenderanno l’intervento per abbattere altre sei piante.

Ed è esplosa di nuovo la protesta. Loredana Di Paola, del Forum dei movimenti per l’acqua, ha accusato l’amministrazione comunale di non aver rispettato i patti raggiunti durante le riunioni della commissione per il verde, costituita il 14 aprile scorso e composta da tecnici del Comune ed esperti indicati dalle associazioni ambientaliste, sul numero di alberi da abbattere.

«Il Comune», ha detto la Di Paola fortemente risentita per la decisione dell’ente, «ha dato il via libera al taglio di dieci pini. Una partecipazione di facciata quella concessa alle associazioni e ai loro esperti». «È stato tagliato anche un albero sanissimo», ha proseguito, «finito nell’elenco dei condannati per errore e già segnalato durante il primo sopralluogo in viale Regina Margherita». «Non c’era alcun pericolo di caduta imminente», ha fatto presente la Di Paola, «si poteva attendere qualche giorno per fare le analisi strumentali. Riteniamo la decisione di tagliare dieci alberi molto grave da parte dell’amministrazione comunale». «Dopo varie riunioni e due sopralluoghi», ha rivelato, «si era concordato di tagliare sei alberi e di fare una valutazione, tramite analisi strumentale con resistografo, sui nove rimasti. Avevamo anche risolto il problema economico fornendo un dottore forestale esperto». «Ricordiamo al sindaco Alessandrini», ha concluso, «che la partecipazione è una pratica molto seria con delle regole precise che, se disattese, svuotano di significato la parola stessa».

Pronta la replica dell’assessore al verde pubblico Laura Di Pietro. «Nelle dichiarazioni del Forum dell’acqua ci sono delle imprecisioni», ha detto, «la commissione aveva stabilito di salvare 5 piante, cioè un quarto di quelle valutate come pericolose. Vorrei comunque che il tavolo di trattative andasse avanti».

Ma altre associazioni ambientaliste la pensano in modo diverso dal Forum dell’acqua. «Alle associazioni Wwf, Conalpa, Pro natura e Fai», hanno scritto in una nota, «interessa prima di tutto la riqualificazione di viale dei Pini che va riportato al suo antico splendore. I pini in pessime condizioni possono essere sacrificati, ma solo se immediatamente sostituiti con nuovi pini di Aleppo. Tutto questo cominciando sin da subito ad avviare una nuova strategia che cambi, da ora e per sempre, la politica del verde cittadino facendola diventare una risorsa per la collettività». Infine, da registrare una nota del consigliere di Pescara futura Carlo Masci, che ha paragonato ancora una volta Alessandrini ad Attila.

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