Sospiri: Filò è un’opera determinante per la città

La città divisa sulla filovia che deve servire gran parte dell’area metropolitana Una cittadina di via da Vinci: «Grazie a quel mezzo da noi ci sarà meno smog»

PESCARA. Da mezzo per unire città e quartieri, Filò si è trasformato in un muro divisorio dell’opinione pubblica. I lavori della moderna filovia che dovrebbe collegare i maggiori centri dell’area metropolitana ora sono fermi: la Commissione di Via (Valutazione d’impatto ambientale) ha deciso così, pochi giorni fa, rigettando la palla alla Gtm, chiamata a decidere quali procedure adottare per mettersi in regola con la normativa sull’impatto ambientale.

Dunque, da una parte ci sono molti dei cittadini della strada parco (la sede viaria di Filò) e, stranamente, tanti politici di sinistra e gli ambientalisti, che in genere sono per la mobilità pubblica a discapito di quella privata. Dall’altro lato, invece, si schiera chi vede in Filò il mezzo ideale per muoversi velocemente e a basso costo, gli abitanti di viale Bovio e delle strade limitrofe, che sognano di essere sgravati da un po’ di traffico, e diversi politici di centrodestra. Il fronte del no è più organizzato, determinato ed energico del fronte del sì, dove solo ogni tanto si odono delle voci. Ieri, Franca Agostinone, una residente di via Leonardo da Vinci, ha detto di tifare per Filò. «Non è giusto che chi ha il giardino sulla strada parco continui a goderselo mentre io, a causa dello smog e dei rumori, non posso neppure mettere piede nel mio. Vivo in questa casa da 59 anni e ritengo di aver sofferto abbastanza. Se la gente utilizzerà la filovia, non prenderà la macchina e noi che abitiamo dalle parti di viale Bovio potremo respirare. Non è giusto rifilare i problemi solo a una parte della città».

Lorenzo Sospiri, consigliere comunale e regionale del Pdl, invece, è intervenuto sul cantiere della filovia. «Stiamo parlando dell’opera più importante del centro-sud Italia» afferma, «un’opera già finanziata, con la disponibilità di un lotto di completamento e con somme già previste nei fondi Fas per consentire la realizzazione dell’infrastruttura da Silvi a Pescara sud e, dall’altro lato, sino all’aeroporto. Un’opera strategica, fondamentale per lo sviluppo sostenibile della nostra città», continua il consigliere. «L’unica , forse, veramente in grado di abbattere i volumi di traffico sul nostro territorio e i livelli di inquinamento. L’eventuale blocco del cantiere non rappresenta una vittoria per nessuno: se errori sono stati commessi nelle procedure, vanno sicuramente ascritti alla precedente presidenza della Gtm, e non certo all’attuale management. Se ci sono errori, vanno corretti per garantire non lo stop delle opere, ma piuttosto la loro veloce ripresa affinché a Pescara non resti un’opera monca. La nostra città ha bisogno di un mezzo di trasporto veloce e di massa, realmente alternativo al traffico privato».

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