Sosta a Pescara, ai residenti in centro la seconda auto costerà il triplo

Un’altra novità per la sosta a pagamento in vigore dal primo luglio: niente abbonamento ridotto per chi ha più di una vettura. E Forza Italia annuncia un ricorso al Tar contro la delibera del Comune

PESCARA. Tra le righe della delibera che cancella la sosta gratis in centro è nascosto un altro salasso per i residenti. Le famiglie che possiedono più di un’auto, oltre a pagare l’abbonamento mensile di 15 euro per parcheggiare la prima vettura, dovranno sborsare altri 54 euro, sempre al mese, per lasciare la seconda automobile nelle strisce blu. Per due auto, quindi, la spesa sarà di 69 euro al mese.

Ad accorgersi di quest’altra brutta sorpresa per i residenti sono stati i consiglieri di Forza Italia che ieri hanno chiamato a raccolta i giornalisti per annunciare un ricorso al Tar, presentato da due cittadini, per contestare la delibera con cui vengono istituiti, a partire dal prossimo primo luglio, i parcheggi a pagamento in centro anche per i residenti.

«Si tratta di un provvedimento illegittimo e iniquo», hanno detto il capogruppo regionale Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli, Vincenzo D’Incecco e Luigi Albore Mascia, «è un ricorso contro una tassa odiosa e speriamo di arrivare alla prima udienza di sospensiva entro pochi giorni». «È stato presentato ricorso», ha fatto presente Antonelli, «dopo che il vice sindaco e assessore al traffico Enzo Del Vecchio non ha accettato alcuna possibilità di rivedere e correggere quel documento che va a penalizzare ingiustamente migliaia di residenti del centro, colpevoli di abitare all’interno della Zona a traffico limitato o dell’isola pedonale. Cittadini che dal prossimo primo luglio pagheranno una nuova gabella, ossia 15 euro al mese per la prima auto e 54 euro per un’eventuale seconda vettura della famiglia».

«I termini del ricorso sono chiari e precisi», ha affermato Rapposelli, «il provvedimento è illegittimo per assenza di motivazione e per la violazione dell’articolo 7 del Codice della strada». «Articolo 7», ha aggiunto Sospiri, «secondo il quale si possono istituire parcheggi a pagamento solo se nelle immediate vicinanze delle aree interessate, o nelle stesse vie, ci sono anche posti auto a sosta gratuita. E nelle immediate vicinanze si intende in prossimità, perché a un cittadino che abita in via Genova, dove c’è solo la sosta a pagamento, non si può dire di andare a lasciare l’auto in viale Muzii». «È allora evidente che l’unico obiettivo di quella delibera è di fare cassa», ha commentato D’Incecco. «L’interesse pubblico non è certo quello di garantire introiti alla società Pescara parcheggi», ha osservato Mascia, «anche io quando ero sindaco avrei potuto risanare i conti della società facendo pagare di più i parcheggi ai cittadini, ma non l’ho fatto». «La delibera della giunta Alessandrini», ha evidenziato Antonelli, «ha istituito una nuova tassa sul possesso che, certamente, non può essere approvata con una delibera di giunta». «Non può essere una colpa acquistare una casa in centro», ha concluso Rapposelli, «la nostra speranza è di riuscire ad eliminare questa ingiustizia».

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