Spiagge abbandonate e ambulanti Scoppia la protesta dei balneatori

Spiagge abbandonate e ambulanti, Cioffi chiede l’intervento del Comune: «Vogliamo più controlli»

FRANCAVILLA. Cominciano i primi bagni di sole della stagione e arrivano i primi disagi sulle spiagge francavillesi. Esplode così la protesta dei balneatori, rappresentati dall'associazione di categoria degli imprenditori turistici di Francavilla (Itf), alle prese con la gestione del primo flusso turistico e dell'estetica del litorale.

«Le spiagge libere sono vergognose», dice Mauro Cioffi, presidente dell'associazione degli operatori balneari, «questo è il primo dei problemi da gestire, ma bisogna farlo al più presto. Siamo in grosso ritardo».  Il balneatore lamenta, in particolare, la scarsa manutenzione dei tratti di arenile non in concessione, senza servizi. «Dietro garanzie specifiche», afferma, «e, soprattutto, con la collaborazione delle istituzioni locali, cosa che non abbiamo oggi, potremmo contribuire alla cura di questi spazi».

«In queste condizioni, però, non siamo in grado di intervenire», prosegue, «le spiagge libere ora non hanno sorveglianza per il salvamento, né servizi igienici, eppure dovrebbero essere più dignitose, tanto quanto quelle attrezzate».  I servizi carenti sembrano non essere l'unico problema del litorale. «L'altra piaga», avverte Cioffi, «è la quantità eccessiva di venditori ambulanti, che infastidiscono i clienti.

Ne passano di continuo, alcuni stazionano dove possono con delle bancarelle, per poi scappare all'arrivo della Guardia costiera. Vogliamo più controlli sul tratto francavillese. Pescara ha fatto scattare i divieti, così ora rischiamo di veder arrivare anche gli ambulanti che prima stavano lì».

Altro problema, le case sul mare. Problema che interessa principalmente viale Alcyone, in cui le abitazioni sono state edificate proprio sul fronte spiaggia. «E' la lobby delle case sul mare», conclude Cioffi, «ad un gruppetto di persone dà fastidio la musica di sera. Per loro, qualsiasi iniziativa deve bloccarsi. A questo si aggiunge l'orario di chiusura dei locali, limitato alle 2 nei week end».

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