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La denuncia del capogruppo Fli, Domenico Lerri: "La questione dei parcheggi per i bagnanti non può essere risolta solo a beneficio delle spiagge della riviera nord"

PESCARA. Ci sono discriminazioni tra la riviera nord e la riviera sud? Sì, secondo il capogruppo del Fli, Domenico Lerri, che denuncia: «La questione dei parcheggi per i bagnanti non può essere risolta solo a beneficio delle spiagge della riviera nord, lasciando nel caos e nel dimenticatoio la riviera sud».

In una nota, il Fli spiega: «Non è tollerabile lo strabismo dell'amministrazione comunale, che mentre si preoccupa di agevolare l'affluenza delle auto dal lungomare nord verso la strada parco, offrendo un servizio navetta, non ha pensato minimamente ad assumere un uguale provvedimento per la riviera sud».

E ancora: «L'estate scorsa, alcuni balneatori della riviera sud si erano autofinanziati realizzando un servizio di collegamento tra gli stabilimenti e il piazzale antistante lo stadio Adriatico, mettendo a disposizione un bus navetta per i clienti. Questo servizio è stato interrotto dal Comune dopo l'esposto della Gtm che denunciava la concorrenza con il servizio pubblico. A distanza di un anno, il Comune stesso adotta il medesimo servizio di navetta a scapito però di tutto il lungomare sud. Riteniamo che l'assessore alla viabilità, Berardino Fiorilli», conclude il capogruppo Fli, «debba fare un passo indietro ristabilendo un equilibrio tra le due riviere».

In effetti, i parcheggi dell'intera riviera sono scarsi rispetto all'alta affluenza da parte di bagnanti e turisti, che hanno una voce comune: la mancanza di parcheggi è il problema maggiore e le voci di protesta aumentano a livello esponenziale su tutta la riviera sud. «La spiaggia libera della Madonnina vive da sempre il problema dei parcheggi», commenta Fabio Foglietta, volontario del chiosco della cooperativa La Minerva, «qui di fronte ci sono pochi posti e dominano i parcheggiatori abusivi e poi sulla pavimentazione vicina al chiosco trovano parcheggio auto, moto e biciclette perché c'è un apposito scivolo per i mezzi. Ma è capitato che i vigili urbani hanno fatto multe ad auto, moto e bici indistintamente, nell'inconsapevolezza dei bagnanti. Un cartello di divieto di sosta risolverebbe il disagio creatosi tante volte».

Stessa situazione sulla spiaggia libera di fosso Vallelunga dove il volontario Andrea Di Vincenzo espone la stessa questione e aggiunge: «Dagli stabilimenti vicini viene intimato ai clienti di non venire ad acquistare al chiosco della spiaggia libera. È assurdo, non si può negare ai clienti di venire da noi, che offriamo servizi minimi ma buoni, i bagnanti ne sono entusiasti».

Mentre i volontari delle spiagge libere della riviera nord Giuseppe Rizzo, che lavora sulla spiaggia vicina alla Lampara, e Martina Frattura, sulla spiaggia vicina al Jambo, non riscontrano problemi tra i clienti, che invece sono entusiasti, come sostiene Vincenza Russo: «Vengo al mare qui da tre anni, mi trovo benissimo». Giovanna Palladino, turista torinese sulla spiaggia libera non attrezzata del lungomare sud, afferma: «Mi trovo bene, ma se ci fossero i servizi igienici e la doccia sarebbe perfetto».

Sulla stessa spiaggia anche universitari come Nora Fidanza, Domenico Di Girolamo, Melissa Oddi, Arianna Ranalletta e Adele Mascetta: «Questa spiaggia vicina al centro Paolo VI non è attrezzata e neanche pulita. Veniamo qui per vicinanza, ma avremmo scelto volentieri quella della Madonnina dove ci sono servizi e pulizia».

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