Stangata sull'acqua, pronta la protesta

Lunedì l'assemblea dell'Ato per decidere l'aumento del 30%, la Cgil prepara il corteo

PESCARA. Partono le prime contestazioni contro la proposta di aumentare le tariffe dell'acqua del 30 per cento. Ieri è intervenuta la Filctem Cgil preannunciando una protesta. Il tempo a disposizione è poco: l'assemblea Ato, che deciderà la stangata, si riunirà lunedì. 

L'allarme è partito domenica scorsa dal consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo e non è passato inosservato. «Se la proposta di aumento diventerà effettiva», ha fatto presente, «il costo dell'acqua passerà da 1,03 a 1,30 euro al metro cubo. Chiediamo ai sindaci dell'Ato di avere la decenza di votare contro questa decisione, che ricadrebbe ancora una volta sui cittadini, costretti già a convivere con un periodo di forte crisi».  Pronta ad organizzare una manifestazione di protesta la Filctem, il sindacato dei lavoratori della chimica, tessile, energia e manifatture della Cgil.

«Se venissero confermate le indiscrezioni che parlano di proposta di aumento delle tariffe dell'acqua, avanzate dal commissario straordinario dell'Ato Caputi», ha detto il segretario Domenico Ronca, «ci troveremmo di fronte a una prima risposta impopolare e provocatoria ai cittadini abruzzesi che, in gran numero (ad oggi sono oltre 12mila), hanno firmato i tre requisiti referendari per l'acqua pubblica e contro tutti i tentativi di speculazione su un bene essenziale». «All'assemblea dell'Ato, convocata per lunedì 24», ha proseguito Ronca, «i sindaci dovranno saper fare gli interessi dei loro cittadini. In ogni caso la Cgil saprà fare gli interessi dei lavoratori e, se sarà il caso, renderà visibile e manifesta la presenza di una delegazione di lavoratrici e lavoratori nel luogo dove si terrà la riunione».  In vista dell'appuntamento di lunedì la tensione si fa altissima anche a livello politico.

Ieri, si è assistito a un botta e risposta tra il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri e Acerbo, entrambi consiglieri regionali e comunali. «Condividiamo l'appello di Acerbo contro l'aumento del canone dell'acqua», ha osservato Sospiri, «ma riteniamo che sarebbe più opportuno che quell'appello il consigliere lo rivolgesse ai sindaci di centrosinistra, i soli che si sono espressi a favore del provvedimento, contro i tre sindaci del centrodestra di Pescara, Chieti e Montesilvano che hanno bloccato l'aumento. Continueremo a dire no al rialzo delle tariffe, finché l'Ato non ci presenterà il piano dettagliato degli investimenti». Immediata la replica di Acerbo: «Ci fa piacere che Sospiri comunichi la contrarietà dei sindaci del suo partito all'aumento delle tariffe, anche se all'assemblea dell'Ato hanno chiesto solo di rinviare la decisione». «L'aumento», ha concluso, «è stato chiesto dai sindaci di centrodestra e centrosinistra e dal commissario nominato dalla Regione».

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