Stazione, cambia la viabilità Rimosso il rondò contestato

Da lunedì i lavori da via Teramo: chiude anche la bretella dell’area di risulta

PESCARA. Possono partire i lavori di demolizione delle opere realizzate dalla precedente giunta Mascia per poter chiudere al traffico corso Vittorio. Lunedì prossimo, o al massimo martedì, verrà aperto il cantiere per procedere all’abbattimento della rotatoria di via Teramo e della cosiddetta controstrada (nelle foto in alto di Giampiero Lattanzio), cioè la bretella di collegamento costruita nell’area di risulta per farci passare il traffico deviato da corso Vittorio, trasformato nel maggio dell’anno scorso in un’isola pedonale e a novembre riaperto di nuovo alle auto in un solo senso di marcia.

Lavori per 27mila euro. L’avvio dei lavori è stato annunciato ieri dal vice sindaco Enzo Del Vecchio. «L’intervento durerà in tutto 30 giorni», ha assicurato. Con 27mila euro verranno demolite le opere della precedente amministrazione costate 29mila euro. Ma c’è una sentenza del Tar, dell’aprile scorso, che impone al Comune di eliminare la controstrada. I giudici del tribunale amministrativo, accogliendo il ricorso presentato da Confcommercio e da alcuni negozianti, hanno di fatto riconosciuto come valida la tesi in base alla quale la realizzazione della strada alternativa a corso Vittorio rientra tra le opere di modifica al prg di competenza del consiglio comunale e la giunta, quindi, non poteva assumere una decisione del genere, come è invece avvenuto.

Via bretella e rotatoria. Così, dopo due mesi dalla riapertura di corso Vittorio a un solo senso sud-nord per le auto e a doppio senso per i bus (esclusi i week end quando la strada torna ad essere pedonale), l’amministrazione comunale ha deciso di completare l’opera di ripristino della precedente viabilità. «Il progetto», ha spiegato Del Vecchio, «prevede la realizzazione di opere finalizzate a sospendere il transito ordinario sulla controstrada. I lavori serviranno all’adeguamento infrastrutturale della strada adiacente alla stazione ferroviaria, ossia via Bassani e Pavoni, via Ferrari, via De Gasperi, via Michelangelo». Si procederà, innanzitutto, con lo smontaggio della rotatoria che incrocia via De Gasperi, via Teramo, con la conseguente eliminazione della segnaletica orizzontale e verticale. Via De Gasperi verrà così riconfigurata in due carreggiate, in direzione sud-nord che, all’innesto della rotatoria in via Chieti, all’altezza del Rampigna, si allacceranno a via Bassani e Pavoni. Quest’ultima, ora divisa in due tronconi a doppio senso di marcia, diventerà un percorso unico, sempre a doppio senso, collegato a via Michelangelo da un semaforo, e a via De Gasperi.

Dopodiché verrà eliminata la controstrada nell’area di risulta. Ciò consentirà il recupero di 126 posti auto, al netto dei 40 realizzati parallelamente alla cordonatura lato monte della controstrada. Dopo i lavori, ci saranno quattro strade di collegamento sud-nord (via Ferrari, via Bassani e Pavoni, corso Vittorio e riviera) e tre da nord a sud.

Appalto già aggiudicato. Il mese scorso, l’amministrazione ha avviato la gara d’appalto, vinta dalla ditta Tecnosignal, di Montesilvano, che ha presentato un ribasso pari al 40 per cento, a fronte di lavori a base d’asta di 45mila euro. Quindi, la spesa scende a 27mila euro.

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