Tagli al sociale, protesta dei sindaci

Indetta una manifestazione dei primi cittadini dell’area vestina davanti alla sede della Regione

CARPINETO DELLA NORA. I sindaci dei piccoli Comuni dell'area vestina fanno quadrato e lunedì manifesteranno a Pescara contro i tagli operati dalla Regione Abruzzo sul sociale. Su proposta del sindaco di Carpineto della Nora, Donatella Rosini, i primi cittadini di Civitaquana, Catignano, Vicoli, Elice, Picciano, Moscufo, Cappelle sul Tavo, Villa Celiera e dei centri più grandi come Penne e Collecorvino si sono dati appuntamento in viale Bovio sotto la sede pescarese degli assessorati regionali, tra i quali quello delle politiche sociali affidato a Paolo Gatti. La protesta si è innescata dopo la comunicazione con la quale il centro per l'impiego di Penne, competente per il comprensorio vestino, avvisava le amministrazioni comunali che l'organismo regionale del Cicas, (Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali e di Settore) ha deliberato che i lavoratori socialmente utili impiegati in questi enti avrebbero beneficiato della mobilità in deroga fino al 31.03.2013, invitando gli amministratori a sospendere i soggetti interessati dalle mansioni che gli erano state affidate. La problematica che ne consegue – sostengono i sindaci – è quella di lasciare scoperte, all'interno dell'apparato burocratico-operativo dei Comuni, alcune funzioni fondamentali in un momento in cui, in particolare gli enti locali minori, non possono provvedere a nuove assunzioni di personale per il blocco del turn over e per le risorse economiche insufficienti.

«Il governo», afferma Rosini, «chiede ai sindaci, ultimo avamposto dello Stato sul territorio, di economizzare e partecipare al contenimento della spesa pubblica, ma noi non siamo in grado di reggerci con le nostre sole forze garantendo allo stesso tempo l'erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Ecco perché rinnovo l'invito a partecipare in massa a tutti i miei colleghi perché questa sia una battaglia per la difesa del diritto alla sopravvivenza anche dei piccoli Comuni». A questa situazione di disagio per le amministrazioni e e per i lavoratori stessi, che non hanno percepito nessuna indennità per mesi a causa di ritardi e slittamenti, si aggiunge – sottolinea il sindaco Rosini – un'ulteriore drammatica contrazione da parte della Regione Abruzzo dei finanziamenti da destinare ai piani sociali di zona come quote di compartecipazione, determinando il rischio di un ridimensionamento ai limiti della paralisi di molte prestazioni assistenziali per disabili ed anziani. I sindaci che hanno chiesto spiegazioni agli uffici regionali competenti hanno avuto indietro la medesima risposta: attualmente non ci sono fondi disponibili da destinare a questo ambito.

Claudia Ficcaglia

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