Tagli della Provincia, è rivolta
Bussi, tolti fondi per 500mila euro. I cittadini: torniamo all'Aquila
BUSSI SUL TIRINO. La Provincia taglia ulteriori 500mila euro al comune di Bussi, somma già formalmente impegnata per il riequilibrio delle aree interne e la valorizzazione del Tirino. Gli amministratori annunciano proteste eclatanti con manifestazioni di particolare interesse pubblico, i cittadini chiedono di tornare alle origini, passando sotto la Provincia dell'Aquila.
Il taglio dei finanziamenti è diventato realtà venerdì scorso. Durante il consiglio provinciale, al quale erano presenti il sindaco Marcello Chella e la giunta comunale, è stata ritirata la delibera di assegnazione del mezzo milione di euro. La scelta è stata motivata con le difficoltà economiche dell'ente in particolare per il caso Barusso per il quale dovrà sborsare 600mila euro.
«È una decisione», commenta Chella, «che si abbatte disastrosa sul nostro paese. Bussi è già stato messo in ginocchio dal terremoto del 2009, dalla discarica dei veleni. Nonostante tutto questo ha dato il meglio di se contribuento a risolvere in maniera definitiva la crisi idrica della Val Pescara e delle zone costiere».
«Non c'è stato nessun tipo di riconoscimento», incalza il primo cittadino. «Anzi: abbiamo dovuto assistere a un balletto di evidenti azioni forzate, che hanno rasentato il grottesco, ma che sono servite a ritirare il provvedimento con il fine di colpire il nostro paese. In consiglio provinciale abbiamo assistito a un trabocchetto realizzato per rispetto delle casacche di appartenenza e per la voglia di vendette politiche di cui la prima vittima è proprio il presidente Guerino Testa. Il finanziamento di Regione e Cipe per il Comune di Bussi era fissato in 758mila euro: 258mila erano stati già cancellati e due mesi fa la Provincia ha revocato altre 200mila euro per l'Audutorium».
Il taglio dei finanziamenti è diventato realtà venerdì scorso. Durante il consiglio provinciale, al quale erano presenti il sindaco Marcello Chella e la giunta comunale, è stata ritirata la delibera di assegnazione del mezzo milione di euro. La scelta è stata motivata con le difficoltà economiche dell'ente in particolare per il caso Barusso per il quale dovrà sborsare 600mila euro.
«È una decisione», commenta Chella, «che si abbatte disastrosa sul nostro paese. Bussi è già stato messo in ginocchio dal terremoto del 2009, dalla discarica dei veleni. Nonostante tutto questo ha dato il meglio di se contribuento a risolvere in maniera definitiva la crisi idrica della Val Pescara e delle zone costiere».
«Non c'è stato nessun tipo di riconoscimento», incalza il primo cittadino. «Anzi: abbiamo dovuto assistere a un balletto di evidenti azioni forzate, che hanno rasentato il grottesco, ma che sono servite a ritirare il provvedimento con il fine di colpire il nostro paese. In consiglio provinciale abbiamo assistito a un trabocchetto realizzato per rispetto delle casacche di appartenenza e per la voglia di vendette politiche di cui la prima vittima è proprio il presidente Guerino Testa. Il finanziamento di Regione e Cipe per il Comune di Bussi era fissato in 758mila euro: 258mila erano stati già cancellati e due mesi fa la Provincia ha revocato altre 200mila euro per l'Audutorium».
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