Tagliati 113 alberi in un'area protetta

Disboscamento abusivo a Bolognano, la Forestale sequestra la legna già accatastata

BOLOGNANO. Sfregiata un'area verde nel comune di Bolognano. Gli agenti del corpo forestale hanno messo sotto sequestro una zona protetta, estesa quasi un ettaro e mezzo, che è stata oggetto di disboscamento abusivo. Una ferita all'ambiente di notevoli proporzioni che richiederà anni per rimarginarsi. Si tratta di un'area ricadente nel territorio del Parco della Maiella e sottoposta a vincolo idrogeologico. Il taglio ha interessato almeno 113 piante, di altezza e grandezza del tronco diverse, appartenenti a specie autoctone spontanee: quercie e roverelle soprattutto. L'abuso è stato scoperto da un agente del corpo forestale del comando stazione di Caramanico Terme quando si trovava fuori dal servizio.

Dopo l'allarme, sul posto è stata inviata una pattuglia operativa di agenti che hanno esteso i rilievi e gli accertamenti su un vasto comprensorio al fine di quantificare l'esatta consistenza del taglio non autorizzato.

La notevole quantità di legname ricavato era stata in parte già portata via dal luogo del taglio, ben accatastata e pronta per essere trasferita altrove o magari venduta. Altro legname è stato trovato in lavorazione, altro ancora da sistemare. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro dai forestali, che hanno poi informato l'autorità giudiziaria.

«A carico dei responsabili», spiega il comandante del Coordinamento territoriale per l'ambiente (Cta) del Parco della Maiella, il vice questore aggiunto Mauro Macino, «è stato ipotizzato il reato di danneggiamento nonché la violazione della legge quadro delle aree protette n. 394 del 1991. Gli agenti di Caramanico Terme stanno proseguendo gli accertamenti anche sulle aree circostanti, prima di stilare un rapporto finale per la Procura di Pescara. L'azione della forestali nelle aree vincolate del Parco, è costante e mirata in primo luogo alla prevenzione degli abusi, oltre che alla repressione.

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