Tari, 200 in fila per protestare

L’Ufficio tributi del Comune preso d’assalto ogni giorno per correggere i bollettini sbagliati

PESCARA. Esplode la protesta per i bollettini sbagliati della Tari. Ogni giorno, a partire dalla settimana scorsa, circa 200 persone si mettono in fila davanti all’Ufficio tributi del Comune per farsi correggere i bollettini sbagliati, oppure per richiedere agevolazioni non conteggiate dai tecnici. Non è finita qui, perché il pasticcio Tari riguarda anche i bollettini non ancora recapitati in alcune zone di Pescara. Bollettini che avrebbero dovuto essere pagati entro il 31 ottobre scorso, secondo quanto stabilito dall’amministrazione comunale. È una sorta di déjà vu ciò che sta accadendo in questi giorni negli uffici di via Venezia. Nel gennaio scorso, migliaia di contribuenti furono costretti a fare delle file lunghissime per contestare gli importi sbagliati della Tares, la vecchia tassa sui rifiuti. Ora, sta succedendo lo stesso. Ieri mattina, all’Ufficio tributi si sono presentate centinaia di contribuenti con i bollettini della Tari appena arrivati con la posta.

Diversi gli errori riscontrati nelle fatture precompilate dagli uffici. «A me hanno calcolato la tassa su cinque persone, ma io sono da sola», spiega Fausta Polidoro, uno dei tanti contribuenti in fila, «ho telefonato alla segreteria del sindaco per poter parlare con Alessandrini ma non me lo hanno passato». «Il sindaco ha il dovere di venire qui a verificare di persona cosa sta succedendo», prosegue la donna, «io sono una sua elettrice, ma sicuramente non lo voterò più».

Insomma, si sarebbero ripetuti, in diversi casi, gli errori già riscontrati con la Tares, quando la tassa sui rifiuti venne conteggiata dal Comune sulla base di un modello standard di quattro componenti familiari per quasi tutti i contribuenti, anche per i single o per i nuclei di due o tre persone.

Ma ieri alcune contestazioni hanno riguardato anche gli orari degli uffici. I contribuenti che si sono messi in fila dopo le 11,30 hanno trovato gli uffici chiusi. Gli sportelli, avverte un cartello all’entrata, restano aperti dalle 8,30 alle 11,30 e solo per tre giorni alla settimana, cioè il lunedì, il martedì e il giovedì, con l’apertura pomeridiana, dalle 15,30 alle 16,30, solo il martedì e il giovedì.

Proprio qualche giorno fa l’assessore ai tributi Bruna Sammassimo ha diffuso un comunicato stampa per annunciare il potenziamento degli sportelli, anche attraverso la collaborazione di un operatore della Soget. Poi, ha ricordato che ci sono a disposizione dei cittadini due numeri telefonici (085/4283822 e 085/4283814) per la richiesta di informazioni e consultazioni. Ma a quei numeri, a detta di alcuni contribuenti, non risponderebbe nessuno.

«Fino ad oggi», aveva poi detto l’assessore, «gli accessi agli sportelli si attestano su una media di un centinaio al giorno e hanno riguardato riduzioni previste dal regolamento, variazioni dei componenti risultanti anagraficamente a Pescara, ma stabilmente fuori Comune, refusi per componenti e pertinenze, cessazioni, variazioni di superfici e cambi di domicilio, rettifiche di componenti familiari relative a variazioni anagrafiche avvenute quest’anno e non comunicate dai contribuenti».

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