Tasi, sos dei commercialisti: "Caos e ingiustizie a Pescara"

I commercialisti in rivolta: cittadini costretti a conoscere gli importi all’ultimo momento e la nuva tassa sulla casa non garantisce equità

PESCARA. Non sapete quanto versare per l’Imu (Imposta municipale unica)? Non conoscete i termini di pagamento della Tasi (Tributo per i servizi indivisibili)? Vi agitano le scadenze della Tari (Tassa rifiuti)? Coraggio: c’è lo Statuto del contribuente che garantisce sulla “efficacia temporale delle norme tributarie”, sulla “informazione del contribuente”, sulla “conoscenza degli atti e semplificazione”, sulla “tutela dell'affidamento e della buona fede”. C’è, il rassicurante Statuto, ma è come se non ci fosse.

Il presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Pescara Domenico Di Michele (foto) ha lanciato un allarme sul disorientamento dei contribuenti e dei consulenti fiscali, «costretti a fornire ai loro clienti gli importi delle imposte dovute senza alcun tempo utile e a ridosso delle scadenze».

In tempo di Mundial, c’è allora da travestirsi da Garrincha e prepararsi a dribblare ostacoli rappresentati da scadenze, nuove aliquote, rischio sanzioni. Roba da stordimento come quello che l’ala destra del Brasile procurava ai difensori avversari con il suo mulinar di gambe. Fare gol equivale a procedere al calcolo dell’imposta dovuta, al termine di quella che Di Michele non esita a definire una “caccia al tesoro”.

«Non è più tollerabile», dice, «che il contribuente che voglia adempiere puntualmente alle sue obbligazioni tributarie debba conoscere l'importo delle imposte dovute solo il giorno prima, se non addirittura lo stesso giorno della scadenza», spiega il presidente, «Le notevoli difficoltà operative nell'applicazione delle nuove norme, che ha numerosi precedenti soprattutto negli ultimi anni, si è ripetuta anche in occasione delle scadenze relative alla Iuc - Imposta unica comunale -, con proprietari di immobili e consulenti che rischiano di non poter rispettare la scadenza di pagamento fissata per il 16 giugno».

Per quantificare Imu, Tasi e Tari (che compongono la Iuc), gli enti locali, aggiunge Di Michele, devono adottare specifiche delibere con cui fissare le aliquote di tassazione e le detrazioni spettanti per diverse tipologie di immobili e contribuenti. Aliquote che dovevano essere inviate dai singoli Comuni al ministero delle Finanze entro il 23 maggio, per essere pubblicate sul sito del dicastero entro il 31 maggio.

«La decisione del legislatore di far slittare al 16 ottobre la scadenza per il pagamento dell'acconto Tasi, per gli immobili situati nei comuni che non hanno approvato né comunicato entro il 23 maggio aliquote e detrazioni, lasciando tuttavia al 16 giugno la scadenza per gli altri immobili situati nei comuni che hanno deliberato le aliquote nei termini di legge (nel Pescarese Collecorvino, Manoppello, Montesilvano, Popoli, Rosciano, Salle, Spoltore e Turrivalignani, ndr)crea un’ingiustificata disparità di trattamento tra i contribuenti. Alcuni proprietari di immobili nei prossimi giorni dovranno versare l'acconto Tasi; altri, a parità di patrimonio immobiliare, potranno affrontare l'esborso ben 4 mesi dopo. Inoltre, se un contribuente tenuto al versamento dell'acconto Tasi entro il 16 giugno non pagasse nel termine prescritto, e quindi effettuasse lo stesso in ritardo (entro il 16 ottobre), sarebbe sanzionato per il tardivo versamento, mentre un contribuente nella medesima difficoltà finanziaria, ma proprietario di un immobile situato in un comune "ritardatario" nell'approvazione delle aliquote, potrebbe regolarmente pagare entro il 16 ottobre senza alcuna sanzione».

Un paradosso che si riversa su commercialisti ed esperti contabili, costretti a «lavorare e far lavorare a oltranza i propri dipendenti oltre il normale orario e anche nei giorni festivi e di riposo» per mettere in condizioni i propri clienti di adempiere con puntualità al pagamento di Tasi e Imu. Una condizione necessaria, visto che i conteggi possono essere eseguiti solo manualmente in quanto le software house non sono in grado di fornire tempestivamente software capaci di recepire tutte le delibere che ogni singolo Comune ha adottato per quantificare la Iuc. (g.p.c.)

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