Tasse e detrazioni per le società sportive

Associazioni dilettantistiche, le norme da seguire e le dichiarazioni da fare

Chiedilo a il Centro filo diretto con il fisco Tassazione dei compensi da attività sportiva dilettantistica, detrazioni erogazioni liberali, per l’acquisto di un frigorifero, rimborso Iva società estera e compilazione modello Irap e Unico, sono tra gli argomenti trattati dalla rubrica curata dall’Agenzia delle Entrate. L’appuntamento del lunedì con il fisco nasce da una iniziativa di collaborazione del nostro giornale con l’Amministrazione finanziaria per rendere il fisco più facile. Riportiamo le risposte ai quesiti, scelti tra quelli di maggiore interesse, formulati dai lettori ai funzionari dell’Agenzia martedì scorso chiamando alla nostra redazione al numero verde 800866051.

Detrazione erogazioni liberali  D.: E’ possibile sapere a quanto ammonta la detrazione Irpef riferita alle erogazioni liberali in denaro a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche?
R.: La detrazione dall’Irpef, prevista per le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, non può essere superiore a euro 1.500,00. Tali erogazioni sono detraibili nella misura del 19% a condizione che siano effettuate mediante versamento postale o bancario, ovvero mediante carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari. Dal 2009 è possibile devolvere anche alle società e alle associazioni sportive dilettantistiche il 5 per mille dell’Irpef.

Tassazione compensi attività sportiva dilettantistica  D
.: E’ possibile conoscere che tipo di tassazione è prevista per un compenso erogato, pari a 20.000 euro, a fronte di una attività di allenatore di atleti che praticano attività sportiva dilettantistica? Inoltre, occorre presentare la dichiarazione dei redditi?
R.: Il legislatore ha previsto particolari agevolazioni per la tassazione delle indennità di trasferta, dei rimborsi forfetari di spesa e dei premi, nonché dei compensi percepiti per lo svolgimento di attività sportive dilettantistiche, a condizione che il compenso sia erogato da una federazione sportiva nazionale o da un ente di promozione sportiva o da qualunque organismo che persegua finalità sportive dilettantistiche riconosciuto dal CONI.

La tassazione agevolata, in particolare, è così prevista: sui primi 7.500,00 euro, complessivamente percepiti nel periodo d’imposta, nessuna imposta; su ulteriori somme, sino a 20.658,28 euro, ritenuta a titolo di imposta (ossia a titolo definitivo) con aliquota del 23%; sulle somme eccedenti, ritenuta a titolo d’acconto con aliquota sempre del 23%. Pertanto, nel caso prospettato, la tassazione di tale reddito, rientrante nella categoria dei redditi diversi, consiste nell’effettuazione di una ritenuta a titolo definitivo del 23% su 12.500 euro, quota di reddito eccedente i 7.500 sino ai 20.000. Detto importo non concorre alla formazione del reddito e se non si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi per altre fattispecie reddituali, il contribuente ne è esonerato.

Rimborso Iva per società estere  D
.: Una società estera, identificatasi in Italia ai fini Iva, ha la possibilità di poter richiedere l’eccedenza detraibile a rimborso? Se si, con quali modalità?
R.: A una società non residente identificatasi in Italia ai fini Iva si applicano le medesime regole valide per le società italiane. Pertanto occorre presentare, in duplice copia, il modello “VR”, debitamente compilati e sottoscritti dal legale rappresentante, al concessionario della riscossione Equitalia Pragma Spa di Pescara. Il suddetto modello va presentato dal 1º febbraio successivo all’anno nel quale è maturato il rimborso fino al termine previsto per la presentazione del modello di dichiarazione Iva; è concessa la possibilità di poter presentare il modello “VR” anche 90 giorni dopo la scadenza dei termini previsti, mediante ravvedimento operoso.

Al modello vanno allegati i seguenti documenti: copia documento di identità del legale rappresentante; certificato camerale con traduzione giurata da cui risulti l’identità del legale rappresentante e lo stato di attività nel quale si trova la società; modello di comunicazione delle coordinate bancarie firmato dal legale rappresentate e timbrato dalla banca, con possibilità di utilizzo di un conto estero. L’importo minimo previsto per la richiesta di rimborso è di € 2.582,28, salvo il caso specifico di cessazione di attività per cui l’importo richiesto può essere anche inferiore a detto limite minimo. Le garanzie (in caso di rimborso superiore ad € 5.164,57) possono essere rilasciate anche da soggetti esteri con sedi in Italia, reperibili sui siti Isvap e Banca d’Italia.

Detrazione Irpef del 20% per acquisto frigorifero  D
.: E’ possibile sapere se l’acquisto di un frigorifero nel giugno 2009 dà diritto a qualche agevolazione di imposta? In caso di risposta positiva, bisogna compilare un apposito modulo o basta calcolare la detrazione al momento della dichiarazione dei redditi?
R.: La legge 244 del 2007, all’art.1, comma 20, ha prorogato il beneficio della detrazione per la rottamazione del frigorifero o del congelatore o loro combinazioni, con apparecchi di classe non inferiore ad A+. Il beneficio consiste in una detrazione del 20% del costo, fino ad un massimo di 200,00 euro per apparecchio (costo massimo 1.000,00 euro comprensivo di spese accessorie). E’ necessario conservare la fattura o la ricevuta o lo scontrino recante i dati identificativi del venditore e dell’acquirente e i dati caratteristici dell’elettrodomestico acquistato. Inoltre, occorre un’autodichiarazione dell’acquirente da cui risulti la tipologia del vecchio elettrodomestico sostituito (frigorifero, congelatore, ecc.) e le modalità di dismissione, con l’indicazione del soggetto che ha provveduto al ritiro e allo smaltimento dello stesso.

Compilazione modello Irap e Unico SC  D
.: La compilazione del modello Irap con il software scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate non consente di indicare l’anagrafica completa del soggetto (società di persone con la ragione sociale composta di 28 lettere). Inoltre, nella compilazione del mod. Unico SC viene inibita la parte relativa agli interessi passivi del quadro RF; in particolare compare l’errore riferito alla circostanza che gli interessi passivi sono inferiori agli interessi attivi e quindi l’impossibilità a compilare gli altri righi relativi.
R.: In merito ai quesiti posti, si segnalano le seguenti risposte: 1) le specifiche tecniche del software dell’Agenzia delle Entrate relative alla compilazione del mod. Irap, chiariscono che sono disponibili max 24 caratteri; pertanto si suggerisce di abbreviare, ove possibile, la denominazione; 2) si ritiene che il blocco operato dal software dipenda dalla disposizione di cui all’art. 96 del Tuir in base alla quale gli interessi passivi iscritti in bilancio sono fiscalmente deducibili sino a concorrenza degli interessi attivi, sempre iscritti in bilancio.

Tassazione plusvalenza impresa familiare  D
.: La plusvalenza patrimoniale derivante da cessione dell’azienda familiare deve essere dichiarata per intero dal titolare dell’impresa o anche dal collaboratore in proporzione alla sua quota?
R.: La circolare ministeriale n. 320 del 19/12/1997, tuttora vigente, chiarisce che la plusvalenza da cessione d’impresa familiare deve essere tassata interamente in capo al titolare dall’impresa.

Spese condominiali per cui spetta la detrazione del 36 per cento  D
.: In un condominio occorre fare un intervento di manutenzione ordinaria consistente nella sostituzione dei davanzali in pietra delle finestre dell’intero condominio. E’ possibile fruire della detrazione del 36%, essendo l’intervento di conservazione del patrimonio esistente? Inoltre, è possibile richiedere l’Iva agevolata al 10%?
R.: L’intervento prospettato rientra nelle opere che possono fruire della detrazione del 36% ai fini Irpef e dell’aliquota Iva al 10%.

Una partita Iva per più attività D.: Un contribuente, che è già i possesso della partita Iva come professionista (disegnatore tecnico di arredamento) chiede di sapere se, dovendo iniziare un’altra attività consistente nella produzione e nella vendita di abbigliamento per bambini, occorre aprire una nuova partita Iva, come ditta individuale, oppure è sufficiente comunicarlo all’Agenzia e aggiungere una seconda attività alla partita Iva di cui è già in possesso?
R.: Non si deve aprire una nuova partita Iva. E’ sufficiente presentare entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività il modello AA9/9, barrando la casella ‘variazione dati’ e indicando il codice ATECO della nuova attività intrapresa nel quadro “G”.
A cura dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale dell’Abruzzo.
Hanno collaborato: G. Imparato, R. Cicellini, A. Di Ottavio.