PESCARA

Terrore sull'aereo: "Così sono riuscita a calmare quell'uomo"

Il racconto della dirigente d'azienda sul volo Tirana-Roma costretto ad atterrare all'aeroporto d'Abruzzo. Decisive le tecniche di coaching e sulle relazioni interpersonali: "Minacciava i passeggeri dicendo di avere una pistola, l'ho sollecitato a raccontarmi la sua storia". L'uomo ricoverato in Psichiatria

PESCARA. "Così sono riuscita a calmare quel passeggero sull'aereo". E' la dirigente d'azienda, determinante per il buon esito dell'avvenutura, a raccontare quanto avvenuto ieri sul volo Tirana-Roma di BluPanorama Express in cui un albanese ha seminato il terrore. L'aereo è stato costretto ad atterrare a Pescara, dove l'uomo è stato preso in consegna dagli agenti di polizia. Ma prima di allora sul velivolo sono stati 40minuti di paura. L'albanese minacciava tutti, aveva picchiato il padre. E' solo la dirigente d'azienda è riuscita a calmarlo ricorrendo alle tecniche acquisite di coaching e sulle relazioni interpersonali.

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Lei è Simona Gori, direttore generale di Consulcesi Group. Il suo posto sull'aereo era non distante da quello del passeggero violento. Ecco il suo racconto all'Ansa: «All'inizio ho avuto un po' di paura perché quel ragazzo minacciava i passeggeri dicendo di avere una pistola. Era molto agitato, urlava forte, dava pugni in faccia la padre che cercava di fermarlo. Ma ho capito che aveva bisogno di parlare, e lui stesso gridava cercando aiuto alle donne italiane che erano sul volo». «Diceva di avere un debito di 40 mila euro e che gli avevano rubato la moglie. Mi sono decisa a intervenire, gli ho chiesto come potevo aiutarlo, l'ho sollecitato a raccontarmi la sua storia», ricostruisce la manager.

Ma come ha fatto a calmarlo? «Sono stati minuti concitati, ho cercato di tenere impegnato quel ragazzo, anche per distoglierlo dall'anziano padre che continuava a picchiare. Gli ho offerto dell'acqua, gli ho spiegato che lì quei soldi non li avevo, ma gli ho detto che potevamo parlare di cosa era successo», continua, «lavoro in un'azienda che opera nella formazione, sono abituata a trattare con le persone, in quel momento volevo solo che quel ragazzo diventasse meno aggressivo, che smettesse di infierire sul padre. Ho chiesto al comandante se potevo sedermi vicino a lui per parlare meglio, ma non mi ha dato il permesso. C'era molta tensione tra i passeggeri, tanto spavento quando quell'uomo si è messo a scavalcare i sedili correndo verso il fondo dell'aereo. Alla fine siamo atterrati a Pescara, sono saliti sei poliziotti e l'hanno portato via».

Una brutta avventura, ma per i passeggeri solo tanto spavento. L'aereo è poi ripartito da Pescara ed è atterrato a Fiumicino alle 19,30. L'albanese è stato bloccato dalla polizia di frontiera, riportato alla calma e affidato al 118. Il giovane è stato poi trasportato in ospedale, nel reparto di Psichiatria, dove sono in corso gli accertamenti del caso. È possibile che venga sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Il padre, che non ha riportato lesioni, lo ha accompagnato in ospedale. Il 29enne non è in stato di arresto: gli agenti della polizia di frontiera, agli esiti degli accertamenti sanitari valuteranno se e come procedere nei suoi confronti.