Tocco, blitz dei Nas nella casa di riposo

Ispezione dei carabinieri nella notte: scoperti muffa sui muri e deposito abusivo, lista di priorità per D’Amario

TOCCO DA CASAURIA. Si sono presentati in tre verso le 23 di sabato scorso e, dopo aver varcato la porta d’accesso trovata aperta, hanno passato al setaccio la residenza sanitaria assistita di Tocco da Casauria per quasi un’ora e mezza. È stato un blitz quello dei carabinieri del Nas arrivati nella struttura di via XX settembre per un controllo a sorpresa. Nella residenza sanitaria di Tocco da Casauria sono ospitati 25 pazienti, tutti anziani, compresi gli ex degenti di Villa Pini di Chieti, divisi in due piani all’interno dell’edificio del distretto sanitario. Per controllare quello che accade durante la notte al terzo e quarto piano dello stabile e valutare l’assistenza agli ospiti, i carabinieri del Nas, guidati dal capitano Marcello Sciarappa, hanno eseguito un’ispezione. Da questo primo controllo non sarebbero emerse irregolarità macroscopiche ma i carabinieri avrebbero già segnalato alla Asl, con una relazione inviata al direttore generale Claudio D’Amario, un elenco di priorità da risolvere al più presto.

Muffa sui muri. Al quarto piano, infatti, i carabinieri avrebbero trovato infiltrazioni di umidità sul soffitto e questo, sul verbale spedito a D’Amario, in maniera definita «diffusa». Scoperte anche finestre pericolose con gli spigoli appuntiti che potrebbero provocare delle ferite agli ospiti.

Deposito non autorizzato. L’irregolarità che risulterebbe più preoccupante è quella di aver adibito una stanza della residenza sanitaria a deposito non autorizzato. In questo locale del terzo piano, i carabinieri avrebbero trovato pannoloni, fusti di acqua potabile, carrelli per le emergenze e per le terapie insieme alla biancheria pulita: oggetti conservati «promiscuamente», così ci sarebbe scritto sul verbale del controllo.

«Porta sempre aperta». Ancora, i carabinieri avrebbero segnalato al manager della Asl che non è allestito alcun locale per svuotare e lavare le padelle usate per gli anziani. In base all’ispezione dei carabinieri, poi, sarebbe emerso anche che la porta d’accesso alla struttura resterebbe sempre aperta, anche di notte, e questo rappresenterebbe un rischio sia per gli ospiti che per il personale della residenza sanitaria. Arrivando alla residenza sanitaria, i carabinieri del Nas avrebbero trovato la porta spalancata e a confermare che l’accesso al reparto sarebbe senza troppi controlli sarebbero stati anche alcuni dipendenti della struttura.

Lista di priorità a D’Amario. A fronte del controllo, i carabinieri del Nas avrebbero chiesto a D’Amario di fornire una serie di documenti entro un termine strettissimo, 5 giorni: i carabinieri vogliono controllare la planimetria degli ambienti, valutare l’autorizzazione all’esercizio e capire se la residenza sia in possesso di un certificato di prevenzione incendi in regola. Richiesti, inoltre, l’elenco del personale e l’organigramma della struttura. Infatti, durante il blitz notturno, i carabinieri avrebbero trovato chiuse a chiave le porte degli uffici e, proprio per questo, non avrebbero potuto prelevare subito i documenti.

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