Tombe e cappelle quanto costa morire

Ecco le cifre per seppellire una persona al cimitero di via Togliatti si parte da 250 euro per l’inumazione a terra fino ai 25 mila per le edicole

MONTESILVANO. «La morte è una livella» diceva Totò, e anche se la nostra mente è portata ad allontanare il più possibile questo pensiero, tutti prima o poi siamo costretti a farci i conti. Non soltanto in senso emotivo ma anche per via delle spese da sostenere. In vista della festività dedicata ai defunti, abbiamo deciso di scoprire qualcosa in più in relazione ai servizi cimiteriali e tracciare un vademecum utile a chi dovesse, malauguratamente, trovarsi nella condizione di seppellire un proprio caro in città. Si va dai 250 euro a più di 25 mila.

Diverse le opzioni di sepoltura che possono essere scelte recandosi all’ufficio servizi cimiteriali, al secondo piano di palazzo di città, gestito da qualche mese da Claudia Di Felice e Giulia Vitale, sotto l’occhio dell’assessore Feliciano D'Ignazio. A cominciare dai loculi, che possono essere acquistati solo al momento della morte e che vengono assegnati d’ufficio, in base all’ordine cronologico delle scomparse. Il costo di questa tipologia di sepoltura varia a seconda della posizione e va dagli 880 euro della quinta fila (che scendono a 680 euro in caso di reddito Isee inferiore ai 7.600 euro) ai 2.580 della seconda fila, passando ai 1.280 della quarta, 1.880 della terza e 2.380 della prima. «Qualora il familiare preferisse una postazione differente, invece», spiegano dagli uffici comunali, «c’è la possibilità di cambiarla pagando il 50 per cento in più rispetto al prezzo stabilito. Massima disponibilità riserviamo anche a chi, per problemi economici, decidesse di pagare a rate». I loculi, che possono essere a inserimento verticale o orizzontale, hanno durata trentennale che può essere rinnovata o, in caso contrario, si procede all’estumulazione e al trasferimento delle ossa (solo previa verifica della mineralizzazione del corpo) o in una celletta ossario, il cui prezzo varia dai 310 ai 350 euro a seconda della posizione, oppure nell’ossario comunale gratuito. I cittadini hanno poi la possibilità di acquistare edicole gentilizie: strutture aperte composte da 4 loculi e 4 cellette, al prezzo di 25 mila euro per 99 anni. «C’è una graduatoria per l’acquisto delle edicole», spiega D’Ignazio, «e attualmente abbiamo venduto circa la metà di quelle rientrate a disposizione dell’ente dopo la costruzione degli ultimi lotti di loculi». Hanno la stessa durata, ovvero quasi 100 anni, anche le cappelle che, al contrario delle edicole, sono chiuse e possono essere di diversa grandezza. In questo caso è possibile sia acquistare solo il terreno e poi edificare, sia comprare una cappella già costruita. «Attualmente però», sottolinea l’assessore, «non vi è disponibilità di cappelle, almeno fino all’ampliamento dell’area già nei progetti di quest’amministrazione».

Infine, tra le opzioni, c’è anche l’inumazione a terra che ha un costo di 250 euro per 10 anni, 150 euro per 5 anni, mentre è gratis per i bambini. «Si tratta dell’opzione più economica», sottolineano dagli uffici, «ma c’è anche molta gente che desidera questo tipo di sepoltura perché la considera quella più naturale». Qualunque sia il tipo di sepoltura, inoltre, è previsto un costo per la tumulazione, che è di 150 euro in caso di loculo e 250 euro per cappelle e fosse vergini private (sepoltura sotto terra). Ai costi appena elencati vanno aggiunti quelli del marmo per la rifinitura del loculo, a carico del privato, quelli per le lampade votive facoltative (il cui prezzo è passato nel 2013 da 13,32 a 26,40 euro annui) e, ovviamente, il costo del funerale che varia in maniera decisiva a seconda di una serie di fattori, come la presenza di una cerimonia religiosa o meno, il trasporto della salma da un’altra città, la tipologia di cassa scelta e molte altre variabili che possono portare il funerale a costare anche diverse migliaia di euro. «Il nostro obiettivo è quello di soddisfare le richieste di ogni utente, per questo nei nostri progetti», conclude D’Ignazio, «c’è anche l’idea di realizzare un impianto per la cremazione e di riservare uno spazio della nuova area cimiteriale alle sepolture di persone di altre religioni».

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