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Tragedia all'Hotel Rigopiano, arrivano gli alpini del Battaglione L'Aquila

Dopo le due persone portate in salvo all'alba, i soccorritori estraggono dalle macerie le prime vittime: due uomini e una donna. Tra i dispersi anche quattro bambini. Il cuoco sopravvissuto ricoverato all'ospedale di Pescara per ipotermia: «Salvo perchè sono andato a prendere le medicine in auto». Il ministro dell'Interno Minniti invia il suo vice per seguire da vicino gli interventi, in serata l'arrivo dei militari

FARINDOLA. Due sopravvissuti, tre morti e 30 dispersi è l'ultimo aggiornamento sulla tragedia avvenuta all'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), l'albergo che ieri è stato travolto da una slavina. In tutto nell'albergo c'erano 35 persone. Due superstiti salvati all'alba di oggi da soccorritori giunti con gli sci all'albergo travolto ieri dalla slavina. Il primo a essere stato estratto dall'interno dell'albergo è stato un uomo morto dell'apparente età  di 40 anni. Poi il ritrovamento di altri due corpi. Già questa mattina, vedendo le condizioni dell'albergo, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci aveva previsto la presenza di molti morti. Ma non muore la speranza che ci sia qualche sopravvissuto. Nella struttura si trovavano quindi 35 persone tra clienti e dipendenti, tra cui quattro bambini. A dare l'allarme due sopravvissuti alla valanga che si trovavano all'esterno dell'albergo e sono riusciti a riparare dentro un'auto. La notizia della tragedia di Farindola ha fatto il giro del mondo, e il ministro dell'Interno Minniti ha spedito il suo vice, Filippo Bubbico, a seguire da vicino le ricerche dei dispersi.

I due sopravvissuti sono Giampiero Parete, un cuoco che era in vacanza all'hotel Rigopiano insieme a moglie e due figli, e Fabio Salzetta, manutentore dell'albergo. Una delle due persone tratte in salvo, Giampiero Parete, è in stato di ipotermia. L'uomo è stato prelevato con l'elicottero della capitaneria di Porto, a bordo del quale c'era un infermiere del 118 di Pescara, e ricoverato in ospedale.  «Sono salvo perché ero andato a prendere un farmaco in automobile», ha detto ai medici Giampaolo Parete, che ieri ha lanciato l'allarme per la valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell'albergo. «È arrivata la valanga - ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rinimazione - sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L'auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l'arrivo dei soccorsi».

I primi ad arrivare sono stati i soccorritori con gli sci. Lo riferisce il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta: «Siamo nella colonna mobile in cammino verso l'hotel Rigopiano. Sul posto ci sono finora solo i soccorritori arrivati con gli sci». La colonna mobile non era infatti riuscita a procedere nella notte a causa della neve. «Il soccorso alpino con gli sci è arrivato sul posto. La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l'hotel», afferma il sindaco, "che pare abbia retto. Dentro si vede una lucina e adesso gli uomini stanno entrando. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi e per adesso è impossibile cercare eventuali dispersi nella neve. Preghiamo che siano tutti salvi». Al momento della valanga l'hotel ospitava 26 clienti (tra cui 4 non registrati), 8 dipendenti della struttura e il gestore del resort, Roberto Del Rosso: è quanto emerge in base ai dati in possesso della questura. Intanto a Penne è stato organizzato il punto di raccolta dei familiari degli ospiti dell'hotel Rigopiano.

leggi anche: I parrucchieri di Castel Frentano tra i dispersi dell'hotel Rigopiano Luciano Caporale e Silvana Angelucci sono rimasti nonostante l'invito a ripartire dell'amico Luca: «L'ho pregato più volte, dicendo che avremmo percorso la strada insieme con altri che scendevano, anche perché le previsioni davano un peggioramento del tempo. Ma lui ha risposto: "Qui, cosa ci può accadere?"»

Infatti non appena si è diffusa la notizia dell'hotel travolto da una valanga parenti e amici già da ieri sera hanno raggiunto la città vestina, con la speranza di poter raggiungere Farindola. Così il Centro operativo comunale di Penne ha organizzato la loro permanenza, che potrebbe protarsi per molte ore. Tra i dispersi, oltre alla famiglia di Giampiero Parete, risulta esserci una coppia di Castel Frentano (Chieti), Luciano Caporale e la moglie Silvana Angelucci, molto conosciuti per essere i parrucchieri del paese. Sui social la speranza e le preghiere che vengano ritrovati vivi. Il ritrovamento di tre corpi tra i resti dell'albergo non fa cessare la speranza. Tra i dispersi dell'hotel Rigopiano ci sono quattro bambini. Uno di 7 anni è il figlio di una coppia di Osimo: la madre è una commerciante e il marito, originario di Chieti, un poliziotto. Lo ha confermato il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni. Un quarto bambino sarebbe figlio di una coppia del posto. Tra i dispersi ci sono anche una coppia marchigiana, di Castignano (Ascoli Piceno) e una coppia di Giulianova (il pizzaiolo Vincenzo Forti con la sua fidanzata Giorgia Galassi).

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