«Trasferiamo le antenne in mare»

La Regione svela un nuovo progetto, in consiglio la protesta dei residenti

PESCARA. Nel giorno della protesta dei residenti di San Silvestro e di Francavilla in consiglio comunale, spunta un altro progetto per la delocalizzazione delle antenne. Uno studio, elaborato dall’università dell’Aquila, prevede il trasferimento di tutti gli impianti in mare.

Le antenne di San Silvestro, secondo quanto prevede questo progetto, dovrebbero finire su una piattaforma «off shore» a largo di Francavilla. Ne ha parlato ieri anche l’architetto Sorgi, rappresentante del presidente della Regione Chiodi. Invece, la proposta di realizzare un enorme torre di 180 metri a San Silvestro è stata bloccata dal consiglio comunale. Alla seduta straordinaria era presente anche il sindaco di Francavilla Nicolino Di Quinzio. Ma ieri i protagonisti sono stati i residenti, che minacciano proteste eclatanti. Per il 26 aprile, è prevista l’occupazione della Nazionale adriatica.

PROTESTA CON CARTELLI
Alle 16 in punto, l’aula consiliare è stata invasa da decine di cittadini di San Silvestro, cui si sono uniti anche i residenti di contrada Pretaro, a Francavilla, preoccupati per le eventuali conseguenze che potrebbe determinare sul loro territorio la realizzazione di una gigantesca torre con le antenne. All’inizio della seduta, alcuni giovani hanno inscenato una protesta con i cartelli.

INTERVIENE LORENZO
La testimonianza toccante di Lorenzo D’Andrea, un giovane di 22 anni, residente a San Silvestro colle, ha gelato l’aula. «Mi definisco una cavia umana non consenziente», ha raccontato, «perché vengo sottoposto da anni alle onde elettromagnetiche superiori al limite di 6 volt per metro, prodotte dalle antenne». «Sul programma elettorale del sindaco c’era scritto che avrebbe delocalizzato le antenne», ha continuato il giovane, «invece, ora si scopre che vuole realizzare l’ecomostro della torre. Il sindaco ha tradito il voto degli elettori; se non fa marcia indietro, non andrò più a votare».

Pronta la replica di Albore Mascia, attaccato anche dall’opposizione: «In otto mesi di governo della città, la mia amministrazione ha assunto sul caso delle antenne più provvedimenti di quanti ne abbia pensati il centrosinistra in sei anni. Ci siamo attivati per far anticipare il digitale terrestre e abbiamo firmato pacchi di ordinanze per far abbattere le potenze».

STOP ALLA TORRE
Di fronte alle contestazioni dei residenti, il progetto della torre, già esaminato dalla commissione sanità nelle settimane scorse, è finito in soffitta. «Voglio rassicurare i residenti», ha detto il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri, «non esiste nulla di concreto sulla torre. E’ soltanto una delle tante ipotesi per risolvere il problema dell’elettrosmog». «La torre non può essere realizzata, perché il sito di San Silvestro è stato dichiarato non idoneo», ha affermato il consigliere del Pd Antonio Blasioli, promotore del consiglio sulle antenne, «chiediamo alla Regione di avviare la delocalizzazione». «Sono anch’io contrario alla torre», ha aggiunto il presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro.

APPELLO ALLA REGIONE
Al termine del consiglio sono stati approvati due ordini del giorno. Il primo di Sospiri, con cui si invita il sindaco a sollecitare Regione e ministero per anticipare il digitale terrestre e delocalizzare le antenne. L’altro, del centrosinistra, invita il sindaco ad attivarsi per costituire un tavolo per la delocalizzazione, a mare o in altri siti e ad opporsi in ogni sede al progetto della torre.

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