Turrivalignani, i Nas chiudono un ospizio abusivo: anziani lasciati senza acqua potabile

Sigilli a un albergo trasformato in casa di riposo: gli undici ospiti lasciati privi di assistenza sanitaria.Il responsabile denunciato per esercizio abusivo della professione e abbandono di incapaci
 

TURRIVALIGNANI. Aveva trasformato un albergo in una casa di riposo senza però avere le autorizzazioni, senza offrire assistenza sanitaria agli anziani ospiti e lasciando la struttura in condizioni igienico-sanitarie inadeguate. E’ in questo stato, senza cure e tra le ragnatele, che hanno vissuto undici anziani pagando un retta mensile per una casa di riposo che, in seguito alle indagini, non avrebbe avuto i requisiti per ospitarli. In seguito agli accertamenti dei carabinieri del Nas, guidati dal neocomandante Domenico Candelli, la struttura che si trova a Turruvalignani è stata sequestrata dal gip e il legale rappresentante è stato accusato di esercizio abusivo della professione e di abbandono di persone incapaci.

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Nel mese di agosto, i carabinieri per la tutela per la salute hanno iniziato una serie di controlli nella regione in strutture ricettive per anziani. Ma anche in seguito alle segnalazioni, i militari sono arrivati alla casa di riposto di Turrivalignani dove hanno raccolto le testimonianze degli anziani e svolto sopralluoghi per accertare le condizioni igieniche della struttura che sarebbe stata priva anche di acqua potabile: la falsa casa di riposo non avrebbe avuto l’allaccio alla rete idrica. Gli undici anziani presenti, pur se non autosufficienti, non avrebbero neanche potuto contare su medici e assistenti sanitari oltre che essere ospiti di una struttura priva di requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici. Quando le famiglie sono state avvertite del decreto di sequestro preventivo alcuni anziani sono tornati a casa mentre altri sono stati trasferiti in strutture idonee grazie alla collaborazione dei servizi della Asl di Pescara e anche dei carabinieri di Popoli. Ad aiutare gli anziani a trasferirsi sono stati anche i volontari della Misericordia.

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Per gli inquirenti il legale rappresentante della casa di riposo deve rispondere di esercizio abusivo della professione e di abbandono di incapaci perché avrebbe gestito la struttura ricettiva per anziani senza autorizzazioni al funzionamento e avrebbe quindi mantenuto gli undici anziani ospiti in una situazione di potenziale pericolo ospitandoli in una struttura inadeguata rispetto ai loro bisogni perché priva dei requisiti minimi strutturali e organizzativi.

Una beffa, quindi, per i poveri anziani costretti non solo a trovare rifugio nella solitudine di un ospizio a cui si unisce, adesso, anche il disagio di un trasferimento, dello spostamento in una nuova struttura. I controlli dei carabinieri del Nas si sono estesi anche nella provincia dell'Aquila dove i militari hanno ispezionato una struttura ricettiva per anziani in cui hanno trovato gravi carenze strutturali. Il sindaco del Comune di Roccaraso ha disposto la sospensione dell’attività e il trasferimento degli ospiti in un’altra struttura ricettiva per tutta la durata dei lavori di intervento straordinario.

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