Un anno per una risonanza e la Asl Pescara dà lo stop alle richieste di nuovi esami

Il Cup blocca temporaneamente le prenotazioni: la lista d'attesa è troppo lunga

PESCARA. Da due anni e mezzo i numeri si ingrandiscono sempre di più: le liste d’attesa per le risonanze magnetiche all’ospedale di Pescara continuano a crescere. Nel gennaio 2012 erano 51 i giorni d’attesa per le risonanze alla colonna vertebrale e, a distanza di 30 mesi, all’ultimo rilevamento del giugno scorso sono saliti a 296: tanto che ieri ai terminali del Cup è comparsa la dicitura «Elenco prestazioni non disponibili». Un messaggio che significa che le prenotazioni per le risonanze alla colonna sono chiuse fino a data da destinarsi. Stesso messaggio anche per le risonanze muscoloscheletriche: 93 i giorni d’attesa nel gennaio 2012, diventati 269 a giugno. Per le risonanze al cervello (85 giorni d’attesa nel 2012 saliti a 217 a giugno), ieri chi ha provato a prenotare si è sentito rispondere ancora una volta «Elenco prestazioni non disponibili» e, poco dopo, le prime due date disponibili: 9 luglio 2015 o 23 luglio 2015, un anno di attesa. In due anni e mezzo è più che raddoppiata anche l’attesa per le risonanze a pelvi, prostata e vescica.

Alla Asl di Pescara – tre gli ospedali di riferimento, Pescara, Penne e Popoli, per un bacino di oltre 330 mila persone – è in funzione solo una macchina per le risonanze, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. Il secondo macchinario, già annunciato dal direttore generale Asl Claudio D’Amario, non è ancora arrivato. Inoltre, il progetto per tagliare le liste d’attesa con l’orario allungato fino a mezzanotte non è stato rifinanziato dalla Regione fin dal termine del 2012. È così che si assiste a una processione verso le cliniche private. Confrontando i dati statistici pubblicati sul sito della Asl, emerge proprio che tra il 2012 e il 2013 le liste d’attesa per le risonanze si sono dilatate e, dal 2013 in poi, il ritardo è aumentato sempre di più. In appena 6 mesi, da gennaio a giugno 2014, l’attesa per le risonanze alla colonna vertebrale è aumentato di un mese (32 giorni). Anche le tac – sono solo due gli apparecchi in funzione all’ospedale di Pescara – scontano ritardi: per le tac all’addome, si è passati dai 38 giorni del 2012 agli 86 di adesso, il triplo, e pensare che negli ultimi 6 mesi è stata smaltita un’attesa di quasi un mese.

C’è un altro esame che colleziona ritardi: bisogna aspettare un anno (363 giorni) per sottoporsi a un ecodoppler dei tronchi sovraortici, un controllo tipico per chi soffre di patologie cardiache. In due anni e mezzo, l’attesa è quintuplicata: 72 giorni nel 2012, 363 adesso. Anche per le visite cardiologiche, l’attesa cresce: da 77 giorni del 2012 fino a 87. Raddoppiata l’attesa per le visite gastroenterologiche e urologiche.

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