«Un posto di polizia a Montesilvano» 

Il sindacato Fsp chiede l’istituzione di un ufficio in vista della Nuova Pescara: «Il territorio cresce e ci sono delle emergenze»

MONTESILVANO. «Istituire un posto di polizia fisso nel comune di Montesilvano che già in passato è stato sede di un posto di polizia estivo». La richiesta arriva dal sindacato (Fsp polizia di Stato), rappresentato a livello locale da Walter Massimiliani e Antonio Ronzone che sollevano, in una nota, una serie di perplessità sulla situazione della provincia di Pescara. E fanno riferimento anche a Montesilvano, «un territorio caratterizzato da una prepotente espansione e un forte innalzamento dell’indice demografico, oltre che da una serie di problematiche emergenziali relativamente alla sicurezza». Proprio il territorio di Montesilvano entrerà a far parte, insieme a Pescara e Spoltore, della Nuova Pescara che «dovrà diventare effettiva entro il primo gennaio 2022» per cui la questura del capoluogo adriatico dovrà occuparsi di «200mila residenti a fronte degli attuali 120mila».
La segretaria provinciale della Fsp ritiene che l’istituzione di un posto fisso a Montesilvano, già sollecitato più volte in passato, sia solo uno dei passaggi da realizzare nel pescarese perché andrebbe anche «aumentato il personale in servizio in questura», e si dovrebbe «assegnare personale specializzato Uopi al Reparto prevenzione crimine Abruzzo che ha sede a Pescara ma fronteggia le esigenze dell’intera regione. E poi andrebbe istituito il Reparto Mobile di Pescara, magari congiuntamente con quello di Senigallia».
Una serie di appelli derivante dall’esame di alcuni dati. «Nonostante il calo dei reati registrato negli ultimi anni e la continua e costante attività di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine», scrivono Massimiliani e Ronzone, i problemi legati alla sicurezza «non possono prescindere dall’analisi dei dati ufficiali». E cioè «la relazione della Dia sulla criminalità del primo semestre del 2018, in merito alle infiltrazioni criminali di camorra, ‘ndrangheta e mafia pugliese sul nostro territorio, parla di un accordo per spartirsi i territori di Abruzzo e Molise con riferimento agli appalti per la ricostruzione post terremoto del 2009 e al traffico di stupefacenti che riguarda in particolare la città di Pescara e la sua provincia. E poi i dati del ministero degli Interni sulla sicurezza in Abruzzo e nel pescarese confermano la presenza della criminalità organizzata in regione: i sequestri, in provincia di Pescara, sono stati i più numerosi (108). Infine il dossier sulle città più pericolose d'Italia colloca Pescara al 15esimo posto in Italia, con una serie di episodi criminali finiti sulle cronache nazionali».
Tanto basta, per il sindacato, per pensare a un rafforzamento della polizia sul territorio provinciale che comprenda anche Montesilvano il cui posto di polizia - che prima era solo estivo - è chiuso da diversi anni. Ma in città è stato appena trasferito il Reparto cinofili. (a.s.)