Una catena umanasulla strada parcoper dire no a Filò

PESCARA. Non si sa quando i pescaresi sentiranno lo sferragliare di Filò, ma il rumore che si produce attorno a questa opera è già assordante. Ieri ci sono stati la catena umana lungo la strada parco e, poi, il degno prologo della bagarre di venerdì in consiglio comunale. Moreno Di Pietrantonio ed Enzo Del Vecchio, rispettivamente capogruppo e vice del Pd al Comune hanno annunciato che, come opposizione consiliare, chiederanno «formalmente al vice presidente Gianni Santilli di dimettersi dalla carica che riveste».

In un'ampia nota, i due hanno spiegato nel dettaglio le loro motivazioni. «Durante il consiglio comunale, nel momento in cui l'assise era chiamata a votare un provvedimento proposto dalle opposizioni riguardanti la mobilità cittadina (quindi la filovia sulla strada parco, ndr), il presidente Santilli, constatando la mancanza dei numeri della sua parte politica, ha inopinatamente e illegittimamente sciolto i lavori del consiglio comunale. La decisione risulterà ancor più grave per la presenza nella sala consiliare di diverse decine di cittadini che invocavano, da parte degli amministratori, un'iniziativa sui contestati lavori sulla strada parco e che hanno, giustamente, mal accettato il comportamento del presidente Santilli. Con tale condotta Santilli ha certamente evitato alla sua parte politica di andare sotto in una votazione, cosa possibile all'interno di un confronto politico, ma ha vergognosamente ammesso di non essere garante dell'imparzialità del ruolo che spetta a chi preside il consiglio comunale».

Santilli, ovviamente, ha dato un'interpretazione diversa al suo operato. «La seduta del consiglio, improvvisamente dirottata sul tema della filovia, aveva ormai raggiunto toni tanto esasperati da non consentire più la normale e serena prosecuzione dei lavori, richiedendo anzi un intervento immediato di sospensione per evitare di infiammare ancora di più gli animi, raggiungendo livelli non degni di un'assise civica», ha specificato. «Lo sa la maggioranza di centrodestra, ma lo sa bene anche la minoranza di centrosinistra che arringando la folla, stanca e inconsapevole delle strumentalizzazioni politiche cui pure è stata sottoposta, ha solo contribuito a creare un clima di veleno che non fa bene alla democrazia né al confronto istituzionale». Sulle dimissioni invocate da Di Pietrantonio e Del Vecchio, il vice presidente del consiglio comunale ha replicato stizzito. «Si tratta di una richiesta sterile e strumentale con la quale il Pd cerca solo di distogliere l'attenzione dai propri macroscopici errori».
In attesa che la politica produca qualcosa di più concreto delle inutili chiacchiere, ieri il popolo della strada parco, che non ha rinunciato al picchetto per ostacolare i lavori della ditta Balfourbeatty Rail, ha dato vita a una catena umana con diverse centinaia di persone. Un gruppo è partito dal villa Sabucchi e un altro dalla zona delle Naiadi per incontrarsi a metà strada e ribadire il no alla filovia.

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