Una scia di follia: Veli uccise moglie e figlia

I precedenti per futili motivi in Abruzzo: a Pescara storico pasticciere ammazzato dal vicino di casa

AVEZZANO. Con un revolver di fabbricazione tedesca calibro 12, importata e detenuta illegalmente, la sera del 16 ottobre di due anni fa, Veli Selmanaj, all’epoca 46enne, freddò l’ex moglie Fatime (45) e una delle sue figlie, Senade di soli 21 anni. Le due donne erano appena uscite da un discount di Pescina, dove erano andate a fare la spesa, dopo un turno di lavoro nell’azienda che elabora ortaggi a Ortucchio, dove lavoravano da anni. Un omicidio efferato, che sconvolse l’intera Marsica. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile quella sera riuscirono a risalire al responsabile del crudele duplice omicidio nel giro di venti minuti. Le forze dell’ordine, infatti, già conoscevano Selmanaj. Proprio sua figlia Senade, insieme alla sorella maggiore e a sua madre, con l’appoggio di due avvocati, aveva avuto il coraggio di denunciare le violenze sessuali subite negli anni dal padre. L’uomo, di origine kossovara, non si era mai rassegnato al fatto di essere stato allontanato dalla sua famiglia, proprio per via di quella denuncia che per un periodo gli aveva procurato anche il divieto di avvicinamento a moglie e figli. Un provvedimento poi però revocato dal giudice. Selmanaj è già stato condannato all’ergastolo e lo sta scontando nel carcere di Teramo. Nei suoi confronti pende anche un altro giudizio, quello per violenze sessuali. La sua famiglia, intanto, nella Marsica si è fatta fautrice di una serie di iniziative contro il femminicidio, organizzando anche eventi si sensibilizzazione. Un altro omicidio ha sconvolto Pescara, lo scorso maggio. Vittima, Giandomenico Orlando, 67 anni, lo storico pasticcere di via Puccini. A ucciderlo Giovanni Raffaele Grieco, 41 anni, residente con l'anziana madre proprio sopra la pasticceria di Orlando. Il 41enne ha sferrato al pasticcere tre coltellate al collo con una noccoliera fornita di una lama. Lo ha lasciato a terra ed è fuggito a bordo di una Mini Cooper. A dargli la caccia gli uomini della squadra mobile ai quali lo hanno consegnato poi i carabinieri che lo avevano ritrovato su una panchina, in stato confusionale. Le cause: futili motivi, riconducibili al fastidio che provava il 41enne per via dei rumori che provenivano dal locale del pasticcere. Grieco ora è rinchiuso nel carcere di Castrogno, a Teramo.

Magda Tirabassi

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