Vaccini, come mettersi in regola in Abruzzo

Dal morbillo all’anti-meningococco, in totale sono dodici. Dal nuovo anno, nido e materne vietati a chi non li fa

PESCARA. I vaccini tornano a essere obbligatori nelle scuole. L'Abruzzo si prepara a una campagna di vaccinazione che non ha precedenti. Ma la Regione ha contro di sé tre fattori: tempo, numero di dosi e controinformazione. Non più di dieci giorni è il tempo a disposizione per farsi trovare pronti. Per calcolare le dosi necessarie occorre che le Asl si coordinino con gli uffici anagrafe di tutti i Comuni. Perché il numero di bambini da vaccinare, che sarà molto alto, non è stato ancora calcolato. Infine serve una vasta e giusta informazione, attraverso le Asl e le scuole, per sgomberare il campo da paura e scetticismo. Sarà pronta la Regione a fare tutto ciò entro il primo giugno? Il Centro cerca di dare le risposte con un servizio sulle nuove regole dei vaccini, il parere di un esperto e gli interventi di due personaggi al vertice della sanità regionale, l'assessore Silvio Paolucci e il massimo dirigente del dipartimento Angelo Muraglia. Dal sito dell'associazione Io Vaccino arrivano invece le informazioni sul decreto legge del governo e le relative procedure.

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Nel dettaglio, salgono da 4 a 12 i vaccini obbligatori cui i bambini dovranno essere sottoposti. I bambini da 0 a 6 anni non vaccinati non potranno essere iscritti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia. Obbligatori anche i vaccini nelle scuole elementari. Ma in questo caso la violazione della norma non prevede il divieto di iscriversi alla scuola dell'obbligo Dai 6 anni in poi, si prevede che la scuola avrà l'obbligo di riferire alla Asl la mancata vaccinazione. La Asl a sua volta chiamerà la famiglia e le darà qualche giorno per mettersi in regola. Se non avverrà scatteranno le sanzioni. Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. E nascono dall'emergenza legata all'epidemia di morbillo che, dall'inizio dell'anno, ha fatto registrare quasi duemila casi (103 in Abruzzo). Troppi i malati in Italia: tanto che insieme alla Romania al momento siamo responsabili del 48% dei casi in Europa. Così ha sottolineato l'Organizzazione mondiale della sanità che ha inoltrato un richiamo al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

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Da 0 a 6 anni da compiere. I bambini dovranno fare 12 vaccini obbligatori: polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b a 3 mesi di vita. Morbillo, parotite, rosolia e varicella tra i 13 e i 15. I due anti meningococco in date intermedie tra le due. Chi non è in regola con il certificato vaccinale, come detto, non potrà essere iscritto all'asilo nido e alla scuola materna. Dai 6 - 16 anni. Coloro che vanno alla scuola dell'obbligo, elementari, medie, primi due anni delle superiori, sono comunque obbligati a fare le varie vaccinazioni, e i richiami. Ma non essere in regola con il calendario non impedisce l'iscrizione a scuola. Se mancano uno o più vaccini, la scuola fa una segnalazione alla Asl, che convoca i genitori e li invita a fare le iniezioni che mancano. Il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla stessa Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione integra il reato di omissione di atti d’ufficio.

Le sanzioni. In caso di violazione dell'obbligo vaccinale, ai genitori è comminata la sanzione amministrativa da 500 a 7.500 euro. Le sanzioni vengono irrogate dalle Asl.
Potestà genitoriale sospesa. Il genitore che violi l'obbligo di vaccinazione è segnalato dalla Asl al Tribunale per i minorenni per la sospensione della potestà genitoriale.
Vaccinazioni differite. Le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Nella scuola dell'obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati.

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Campagna informativa. A decorrere dal primo giugno 2017, il ministero della Salute avvierà una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull'importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute.
(ha collaborato Alfredo Sitti)