Varone, il pm più temuto non indaga più sui politici

Da settembre il magistrato che ha fatto arrestare D’Alfonso, Cantagallo Venturoni e Ranghelli si occuperà dei reati legati alla criminalità economica

PESCARA. Cammina con la disciplina ereditata dalla passione per le arti marziali, Gennaro Varone, il sostituto procuratore delle grandi inchieste, mentre sale al terzo piano della procura di Pescara dove è arrivato dieci anni fa. Originario di Taranto, 48 anni, sta seduto alla scrivania come nell’aula 1 dei grandi processi agli ex sindaci Luciano D’Alfonso ed Enzo Cantagallo con fare composto e ordinato rotto dalla sregolatezza delle scarpe da tennis che colleziona e sui cui colori scende la toga nera. Dieci anni fa, quando Varone arrivò a Pescara – era il 2002 – iniziò ad occuparsi dei reati contro la pubblica amministrazione, corruzione e concussione, peculato e abuso d’ufficio, mettendo le mani negli appalti collegati a presunte tangenti, mettendo a sopire, dove l’ha ravvisato, l’abuso di potere dei politici e diventando, nel corso di dieci anni, il fustigatore e il pm che imbraccia la chitarra, il magistrato inviso ai politici e il cantautore per solidarietà.

Da settembre, Varone lascerà i reati contro la pubblica amministrazione e quelli legati all’edilizia, settore che non può più mantenere dopo dieci anni, e passa ai reati collegati alla criminalità economica e finanziaria: usura, riciclaggio, bancarotte, evasioni fiscali. E’ di questo che il pm rock, come è chiamato per l’amore per la musica che poco tempo fa l’ha portato nella classifica di Radio Parsifal con il suo brano «Sognare le cose impossibili», si occuperà dall’autunno chiudendo la sua stagione da pm incubo o rassicuratore che ha messo sotto inchiesta una fila di amministratori: da Montesilvano a Pescara, da Spoltore a Nocciano e, ancora, manager della Asl e dell’Arta.

La corruzione a Pescara avrebbe una data: lo disse Varone in uno di quei convegni in cui si spiega agli studenti cos’è la legalità e in cui agli alunni raccontò che «la stagione dei grandi processi era cominciata nel 2005 per due motivi. Perché fino ad allora non esisteva repressione, e mi ci metto in mezzo anch’io che sono arrivato a Pescara nel 2002. E perché è mancata nella comunità quella capacità di segnalare, di denunciare, di indignarsi davanti ai reati della pubblica amministrazione anche quando erano noti a tutti». Mai uno sguardo con Luciano D’Alfonso, durante le udienze del lunedì in cui Varone siede a sinistra, il sindaco arrestato nel dicembre 2008 siede a destra e con una sentenza, ancora di là da venire, che lascia con il fiato sospeso una città divisa tra varoniani e antivaroniani, tra i fan del magistrato e i detrattori del pm sul palco. Eppure, prima di D’Alfonso, come disse quella volta il pm, c’era stato il “Ciclone” – dal nome delle indagini – Enzo Cantagallo, la prima giunta azzerata il 15 novembre 2006 affondata nel presunto intreccio tra mattone e tangenti. Concussione a Nocciano e corruzione a Spoltore, una scia di politici che sarebbero stati colti in fallo. Quasi un anno fa il sindaco Franco Ranghelli cedeva la fascia perché finito ai domiciliari nello scandalo legato all’urbanistica e in cui è stato arrestato ai domiciliari anche l’ex presidente del consiglio regionale Marino Roselli. Inchieste a Penne, a Scafa, corruzione all’Arta con il direttore amministrativo Antonio Fernandez arrestato ai domiciliari nell’inchiesta su presunti concorsi truccati e favori negli appalti pubblici e, ancora, corruzione alla Asl con l’ex dirigente Franco D’Intino finito in carcere. Comuni spazzati via dalle inchieste e politici regionali pizzicati da Varone che, con il pm Anna Rita Mantini, chiese e ottenne nel settembre 2011 l’arresto ai domiciliari per l’ex assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni nel nuovo intreccio tra soldi e rifiuti. E’ di questo che Varone non si occuperà più dopo 10 anni passando al setaccio la politica del Pescarese, distogliendo l’attenzione dai politici e continuando ad alternare scrivania e palco con il nuovo concerto che, proprio venerdì, nella libreria Feltrinelli, lo vedrà presentare il cd «Sognare le cose impossibili».

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